Nascosto tra i vicoli della vecchia Napoli, a due passi da piazza San Domenico, si cela un tesoro incredibile e da non perdere, la bellissima Cappella Sansevero, un vero e proprio scrigno d’arte nel cuore di Napoli.
Cappella Sansevero: scrigno d’arte e bellezza
La chiesa, oggi sconsacrata, è tra i musei più importanti di Napoli. Si trova nei pressi di piazza San Domenico Maggiore, vicino al palazzo dei principi di Sansevero, dal quale è separata da un vicolo, un tempo sormontato da un ponte sospeso che permetteva ai membri della famiglia l’accesso privato al luogo di culto.
Oltre ad opere scultoree di gran pregio, oserei dire, uniche nel loro genere, la cappella ospita anche numerose altre opere di grande valore artistico e altre decisamente inusuali, come le famose macchine anatomiche, due corpi completamente scarnificati che permettono di osservare, in modo molto dettagliato, l’intero sistema circolatorio umano.
Oltre ad essere stato concepito come luogo di culto, infatti, il mausoleo è soprattutto un tempio massonico carico di simboli, che riassume la genialità, il carisma e al tempo stesso l’originalità di Raimondo di Sangro, committente e ideatore dell’apparato artistico settecentesco.
Sculture famose nel mondo: drappeggi di marmo che sembrano di tessuto
È solo osservandolo da vicino, però, che si scopre appieno la sua perfezione e si percepisce l’intensa suggestione dell’opera.
Quel drappeggio, così morbido e naturale, che lascia trasparire dalle pieghe del velo il corpo esanime del Cristo disteso.
Da sempre ha suscitato la domanda su quale fosse il segreto di tale perfezione.
Si è detto fosse un lenzuolo bagnato e passato nella polvere di marmo che, asciugandosi, si sia modellato perfettamente sulle forme su cui poggia. Qualunque sia la tecnica usata, resta la realtà di un uomo dalle mani abilissime che ha saputo ricavare da un blocco di marmo uno straordinario capolavoro.
Tra le altre prestigiose opere all’interno della Cappella Sansevero, meritano una segnalazione La Pudicizia, straordinaria scultura di Antonio Corradini, realizzata nel 1751, dedicata alla madre del principe, morta giovane, il Disinganno, opera scultorea di Francesco Queirolo e la spettacolare volta affrescata nel 1749 da Francesco Maria Russo, che raffigura La Gloria del Paradiso.
Info utili
Cappella Sansevero, via F. de Sanctis 19/21. Orari: dalle 10:00 alle 16:40 in inverno, e fino alle 18:40 d’estate. Festivi dalle 10:00 alle 13:00. Chiuso il martedì. Ingresso: 5 €.
Le bellezze racchiuse in questo scrigno d’arte si possono vedere in un tour guidato della Cappella San Severo, combinato alla visita del Duomo di Napoli, ovvero la cattedrale di Santa Maria Assunta, famosa per il rito annuale dello scioglimento del sangue di San Gennaro.
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