È avvolta da un’atmosfera calma e rilassata. In questa antichissima città siciliana, costantemente accarezzata dal caldo vento di scirocco, i ritmi sono lenti, quasi dilatati.
A Siracusa meraviglie greche e barocche
Il nucleo originale di Siracusa infatti, è proprio la bellissima isola di Ortigia, quel fazzoletto di terra collegato alla città da due ponti. Qui si stabilirono i Greci, dando vita ad una delle più fiorenti poleis del Mediterraneo, come dimostrano i resti del grandioso Tempio di Apollo, il più antico monumento dorico della Sicilia.
A piazza Duomo, l’antica Akropoli, lo sguardo si perde fra gli intricati dettagli delle facciate barocche: dal balcone del palazzo baronale Beneventano del Bosco, alla facciata di Palazzo Vermexio, che porta il nome dell’architetto che lo ha realizzato, la cui firma è una lucertola che solo l’occhio più attento può notare.
E poi il Duomo, magnifico edificio di architettura barocca. La sua facciata cela uno spettacolo insolito: possenti colonne doriche inglobate nelle mura, che rivelano un’origine molto più antica.
Qui sorgeva uno dei più sfarzosi templi greci dedicati ad Atena, il cui simbolo, uno scudo in oro, dominava la facciata un tempo rivolta al mare, diventando con il suo riflesso, un faro per i naviganti.
All’interno, oltre a splendidi affreschi, sono custodite l’unica reliquia di Santa Lucia rimasta nella sua città natale, e la statua in argento che a dicembre e a maggio viene portata in processione solenne. Alla santa è dedicata la vicina chiesa, che custodisce il magnifico Seppellimento di Santa Lucia del Caravaggio, fermatosi a Ortigia presso l’amico pittore Minniti, dopo essere fuggito da Malta.
Fra le grotte scavate dagli schiavi ce n’è una dall’acustica perfetta, l’Orecchio di Dionisio, come la chiamò il Caravaggio, suggestionato dalla leggenda secondo cui il tiranno Dionisio, grazie all’ambiente che amplifica ogni suono, poteva ascoltare le trame ordite dagli schiavi senza essere visto.
Usciti dalla grotta si raggiunge il famoso Teatro Greco, un gioiello del V secolo a.C. capace di accogliere 15.000 spettatori, ancora oggi usato per rappresentazioni classiche. Tutt’intorno sorgono le necropoli bizantine punteggiate da nicchie votive.
Il tour nella storia di Siracusa continua all’anfiteatro romano del III secolo d.C., dove il popolo andava ad assistere ai combattimenti fra gladiatori e animali feroci.
Siracusa è una città ricca di segreti, nascosti tra cunicoli, cisterne e catacombe.
Le viscere della città poi, sono ricche di sorgenti d’acqua che formano in superficie lussureggianti giardini acquatici. Splendido esempio è la Fonte Aretusa, dove crescono piante di papiro, portate probabilmente a Siracusa nel III secolo a.C., e che un tempo crescevano tutto intorno alla città.
Da qui, la passeggiata prosegue sul Passeggio Adorno, il bellissimo viale panoramico affacciato sullo splendido mare di Siracusa.
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