La città di Agrigento conserva splendide architetture e offre vedute spettacolari. Sono tante le cose da vedere, ad iniziare dai suoi monumenti più importanti.
Visita ad Agrigento, fra testimonianze antiche e paesaggi da cartolina
Fu ricostruita grazie all’imperatore Federico II sotto l’episcopato di Rainaldo d’Acquaviva, che consacrò la nuova cattedrale nel 1248. Al suo interno si ammirano splendidi affreschi medievali che vanno dalla metà del Trecento a tutto il Quattrocento. Raffigurano l’Ascensione, la Vergine col Bambino tra San Pietro e un Santo Eremita, il San Giovanni Evangelista e la Madonna dell’Itria.
Cosa vedere ad Agrigento
È una basilica a tre navate, le cui basi poggiano sui resti di un tempio dorico del V secolo a.C., probabilmente dedicato ad Atena. Le tracce greche sono ampiamente visibili nelle fondamenta, apprezzabili attraverso pannelli di vetro, oltre che nei resti della cella.
L’edificio attuale, di epoca medievale, presenta interni ed esterni di grande sobrietà. Il soffitto ligneo, di impronta trecentesca, è a capriate dipinte. Sulle pareti della navata destra, si osservano tracce di affreschi del XIV secolo ispirati a scene della vita di Maria. La chiesa custodisce anche una pregevole statua in legno del Cinquecento, raffigurante una Madonna con Bambino.
Nel Rabato, quartiere storico di Agrigento, posto nell’estremità occidentale del colle Girgenti, è imperdibile una visita al Santuario della Madonna Addolorata (tutti i giorni dalle 7 alle 19; ingresso libero). La chiesa fu eretta nel 1670 da una delle confraternite più antiche della città, quella di Maria SS. Dei Sette Dolori. La costruzione si erge su di uno sperone di tufo arenario e incorpora una piccola edicola sacra. L’interno, in stile barocco, è a navata unica.
L’abside, incorporato nella navata per mezzo di un arco trionfale, è scavato interamente nella roccia. Dalle pareti si innalzano dieci colonne su cui sono attorcigliati tralci di vite che sorreggono altrettanti angeli con i simboli della Passione. Di grande interesse i murali classici-barocchi che raffigurano L’ultima Cena, Il Bacio di Giuda e il Settespade. Sotto il santuario, tre cripte, in origine antiche cisterne greche, sono adibite a Museo della Confraternita della Madonna Addolorata.
Cosa visitare nei dintorni di Agrigento
Spiccano, fra gli altri, il Tempio della Concordia, ritenuto il tempio greco meglio conservato fuori dalla Grecia, i possenti resti del Tempio di Zeus, il terzo tempio greco al mondo per dimensioni, e il Tempio dei Dioscuri, tradizionale simbolo della città.
Al di fuori della cinta muraria, a sud della Valle, si erge il piccolo Tempio di Esculapio. Sulle pendici orientali della Rupe Atenea, svettano la chiesa medievale di San Biagio, eretta sul basamento del Tempio di Demetra, e il sottostante santuario rupestre, dedicato alla stessa divinità. È circondato da un boschetto di eucalipti, immerso in un’atmosfera di quiete, aperto sul maestoso panorama della valle.
A poca distanza dal Museo Archeologico, sorge il Quartiere Ellenistico Romano, con le abitazioni signorili disposte intorno a un peristilio centrale e pavimentate con raffinati mosaici policromi. La Valle dei Templi si raggiunge facilmente da Agrigento con i mezzi pubblici. Da Piazzale Rosselli partono diversi autobus che fanno tappa al famoso sito archeologico (autobus linea 1, 1/, 2, 3 e 3/).
Il Castello di Siculiana
Il maniero si trova sull’estremità di un promontorio da dove domina il paese e la vallata adagiata sulle acque del Mediterraneo. Di origine araba, fu ricostruito da Federico Chiaramonte agli inizi del XIV secolo. Nel centro della piazza fu realizzata una cisterna per la raccolta dell’acqua, indispensabile in caso di assedio, e ancora oggi intatta. Nelle varie epoche fu adibito a carcere e a deposito; oggi è proprietà di privati.
Nelle vicinanze, svetta la Torre Carlo V (lun-dom 9-13 e 16-20; ingresso libero), situata nel porto della vicina Porto Empedocle, abitato detto anche Molo dei Girgenti. L’attuale torre fu completata nel 1554 dal viceré De Vega per volere di Carlo V, sotto la pressante minaccia dei turchi di Solimano.
Come raggiungere Agrigento
IN AEREO: Agrigento è raggiungibile tramite voli per Palermo (da 10 €) con arrivo all’aeroporto Falcone Borsellino, voli per Trapani (da 37 €) con arrivo all’aeroporto Vincenzo Florio o voli per Catania(da 15 €), con arrivo all’aeroporto di Fontanarossa. Dagli aeroporti bisogna spostarsi in autobus o in macchina ed occorrono circa due ore per raggiungere Agrigento. In tutti gli aeroporti della Sicilia sono presenti le maggiori agenzie di autonoleggio.
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