Le chiese e le piccole cappelle di Bardonecchia, si trovano a breve distanza dalle piste da sci e sono piccole gemme d’arte e architettura alpina. Sui pendii che circondano il capoluogo, lontano dai rumori dello sci, si incontrano tranquille frazioni e deliziose cappelline affrescate, ad opera di pittori religiosi, attivi tra la Val Durance, il Monginevro e la valle della Dora.
Le chiese e le cappelle di Bardonecchia sono scrigni d’arte alpina
Sia sulla facciata che all’interno, sono rappresentate diverse figure di santi e storie di Maria. A sinistra, proprio sulla porta d’ingresso, si ammira un pregevole dipinto di San Cristoforo, con il bambino sulle spalle, che si aggrappa ai suoi capelli scompigliati.
Come quella di San Sisto, nei pressi della pista da fondo di Pian del Colle, dove spicca un superbo Giudizio Universale, purtroppo deteriorato, risalente a metà del XVI secolo.
Lungo la strada principale della frazione Melezet, sorge la Cappella della Madonna del Carmine, risalente al 1647.
Fa parte del sistema Museale Diocesano e ospita il Museo di Arte Religiosa Alpina. All’interno, oltre agli arredi originali, si ammirano preziose statue lignee, raffinata oreficeria e paramenti sacri provenienti da diverse cappelle e chiese della conca di Bardonecchia.
Sullo Jafferau, invece, poco lontano dal tracciato della cabinovia, precisamente a Millaures, sorgono la cappella di Santa Maria della Neve e quella dei SS.Andrea e Giacomo di Horres.
Queste splendide scene, se pure non integre, sono piccoli capolavori di civiltà e arte alpina, che meritano di essere scoperti tra una sciata e l’altra.
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