Se state organizzando un viaggio in Sicilia e volete dedicare due o tre giorni alla splendida città di Palermo, ci sono alcune tappe da non perdere per godere del mare della città, delle sue principali attrazioni e dei suoi splendidi dintorni.
Cosa fare a Palermo in due o tre giorni: prima di tutto il mare
Cosa fare a Palermo in due o tre giorni? Innanzitutto ci si gode il mare. Quello del pittoresco borgo di Mondello, a pochi chilometri dalla città. È la spiaggia dei palermitani.
Realizzata nei primi anni del Novecento grazie alla bonifica di un’area paludosa, è considerata oggi una delle spiagge più belle e suggestive di Palermo. Si trova a soli 11 km dal centro città e questo permette anche a chi ha poco tempo, di godersi lo splendido mare che la bagna.
Durante la stagione estiva, sulla spiaggia di Mondello vengono allestiti tre lidi attrezzati, ma c’è un lungo tratto di spiaggia libera, proprio vicino al paese. Grazie alla sabbia finissima, al dolce digradare del mare e alla presenza di un efficiente servizio di salvataggio, il lido di Mondello è particolarmente adatto alle famiglie con bambini.
Chi invece preferisce gli scogli, può scegliere la Riserva Naturale di Capo Gallo, appena oltre il borgo di Mondello o la zona dell’Addura più a est. I fondali cristallini, ne fanno mete apprezzate dagli amanti dello snorkeling e delle immersioni.
1- I dintorni della città: prima tappa Monreale
Due o tre giorni a Palermo possono bastare per vedere le principali attrazioni della città che ho inserito in questo articolo e dei suoi dintorni, per coniugare mare e cultura nello splendido capoluogo della Sicilia.
Imperdibile in un viaggio a Palermo, una tappa alla piccola cittadina di Monreale, a cinque chilometri dalla città.
Merita una visita per il bellissimo Duomo del XII secolo, la più grande chiesa normanna della Sicilia, che deve la sua fama alla decorazione musiva a fondo oro, che ricopre le pareti per oltre 6.000 metri quadrati di superficie. Straordinaria è la navata centrale, scandita da colonnine e archi a sesto acuto in stile arabo.
Accanto alla chiesa sorge il monastero benedettino, del quale si visita l’elegante chiostro, arricchito da centinaia di colonnine dai capitelli finemente scolpiti. Sono veri capolavori dell’arte romanica.
2- Il Castello di Carini
Un’altra architettura da non perdere è il Castello di Carini, a 20 chilometri da Palermo. L’imponente mole di questo maniero, con le torri merlate e le possenti mura, domina dall’alto un piccolo quartiere medievale.
Il Castello di Carini è divenuto famoso a seguito di una tragica vicenda avvenuta nel 1563, quando il conte Cesare Lanza uccise la figlia Laura, baronessa di Carini, perché l’aveva sorpresa in compagnia dell’amante. La tragedia, oltre ad essere uno dei soggetti più noti della tradizione orale siciliana, ha ispirato diversi sceneggiati e fiction TV.
3- L’Orto Botanico di Palermo
L’Orto Botanico di Palermo, inaugurato nel 1795 a ridosso di Villa Giulia, si estende su una superficie di 10 ettari e ospita 12.000 specie di piante differenti. È la sede del Dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università di Palermo, uno dei maggiori istituti a livello europeo, con esemplari provenienti da tutto il mondo.
Oltre alle essenze mediterranee infatti, accoglie molte specie esotiche che vennero appositamente importate dagli angoli più remoti del pianeta, tra le quali, il mandarino e il nespolo giapponese, introdotti nell’area mediterranea proprio dall’Orto Botanico.
Per tutto l’Ottocento fu un importante centro di riferimento per gli studiosi, soprattutto del Nord Europa. Viste le condizioni climatiche estremamente favorevoli, diversi orti botanici, trasferirono qui molte specie di piante sconosciute o non ancora classificate della flora esotica tropicale.
Il gigantesco Ficus magnolioide ad esempio, giunse a Palermo dall’Australia nel 1845. Oggi è il simbolo dell’Orto.
Ci sono poi le collezioni di erbe medicinali e di piante utili, il grande erbaio, il giardino delle succulente e ampie vasche per le piante acquatiche, oltre a vaste serre ed eleganti edifici ottocenteschi: il Gymnasium, il Calidarium e il Tepidarium. C’è anche una banca del germoplasma, ovvero la banca dei “semi”.
Fa parte del progetto per la salvaguardia del patrimonio genetico della flora presente nell’area mediterranea. Vi sono conservati i semi delle specie autoctone, rare o minacciate, che vengono raccolti, posti in ampolle di vetro e messi a disposizione delle istituzioni per gli scambi.
4- L’arte di Palermo: dal Museo Riso al GAM
Il Museo Riso di Arte Contemporanea di Palermo riapre al pubblico il 17 maggio 2012 con l’inaugurazione di due mostre: una permanente in cui si potranno ammirare 52 opere del museo e una temporanea dal titolo “Più a Sud. Un progetto per Lampedusa” a cura di Paola Nicita, Francesco Arena, Sislej Xhafa ed Emanuele Lo Cascio.
Oltre al Museo Riso, a Palermo sono essenzialmente due gli scrigni d’arte da visitare: la Galleria di Palazzo Abatellis e la Galleria d’Arte Moderna.
La prima ha sede nelle sale di un bel palazzo quattrocentesco. Il visitatore è accolto da ampi saloni in cui trovano posto sculture, dipinti e arte sacra databili dal XIV al XVII secolo.
Il più grande capolavoro della Galleria di Palazzo Abatellis, è sicuramente L’Annunziata di Antonello da Messina, uno straordinario ritratto della Vergine che è stato paragonato perfino alla Gioconda di Leonardo.
A poca distanza, si trova la GAM-Galleria d’Arte Moderna, allestita negli spazi dell’ex convento di Sant’Anna, un monumentale complesso risalente al 1480, che il mercante catalano Gaspare Bonet si fece costruire come residenza privata.
All’interno, in un piacevole contrasto tra il vecchio edificio e l’allestimento contemporaneo, sono esposte duecento opere, tra dipinti e sculture, che raccontano lo sviluppo dell’arte in Sicilia tra la fine del Settecento e i primi anni del Novecento. Fra gli artisti in mostra, Renato Guttuso, Fausto Pirandello e Carlo Carrà.
Foto Spiaggia di Mondello in copertina di Henrique Ferreira
Info utili
Il Museo Riso ha sede a Palazzo Riso in Corso Vittorio Emanuele 365. È visitabile il martedì e la domenica dalle 10.00 alle 20.00 e il giovedì e il venerdì dalle 10.00 alle 22.00. Ingresso 5,00 €.
La Galleria di Palazzo Abatellis, si trova in via Alloro 4, è visitabile dal martedì al venerdì, dalle 09.00 alle 18.00; sabato, domenica e festivi dalle 09.00 alle 13.00. Ingresso 8,00 €.
La GAM si trova in via S. Anna 21. È visitabile da martedì a domenica dalle 09.30 alle 18.30. Ingresso 7,00 €.
Il Duomo di Monreale si trova in piazza Guglielmo II ed è visitabile tutti i giorni dalle 08:00 alle 18:00.
Il Monastero e il chiostro benedettino, in piazza Guglielmo II, sono visitabili dalle 09:00 alle 19:00; il lunedì e i festivi, dalle 09:00 alle 13:00. Ingresso 6 €.
Il Castello di Carini è visitabile tutti i giorni dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00, (inverno 15:00-19:00). È chiuso il lunedì. Ingresso 3 €.
L’Orto Botanico di Palermo si trova in via Lincoln 2 ed è visitabile dal 1° maggio al 30 agosto, dalle 09:00 alle 20:00, anche la domenica.
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