Scopriamo cosa vedere a Palermo andando alla scoperta dei luoghi simbolo della città, straordinaria eredità dei popoli che l’hanno dominata. Arabi, normanni, spagnoli hanno lasciato la propria testimonianza, facendo di Palermo una città affascinante, ricca di stili e cultura.
Cosa vedere a Palermo, alla scoperta dei luoghi simbolo della città
A cominciare dalla Cattedrale, un imponente edificio che affascina per il sorprendente mix di stili architettonici dovuto alle varie fasi della sua costruzione. La cupola è del Settecento, mentre le absidi sono quelle originarie del Medioevo con i caratteristici archi intrecciati.
L’interno, tutto bianco, è arricchito da maestose colonne alle quali sono addossate statue cinquecentesche di santi. Una delle cappelle custodisce le tombe di alcuni re siciliani e dell’imperatore Federico II di Svevia, un’altra, il reliquiario della santa patrona Rosalia.
1- PIAZZA DEI QUATTRO CANTI
All’incrocio tra via Mequeda e via Vittorio Emanuele, sorge Piazza Vigliena, realizzata e decorata nel XVII secolo. È conosciuta da tutti come “Piazza dei Quattro Canti” o “Teatro del Sole”, perché inondata di luce dall’alba al tramonto. Ai quattro angoli, venne realizzato uno sfarzoso apparato barocco di statue e fontane, con re e santi, posti a vigilare quello che all’epoca, era il centro della città. Si formarono così delle quinte, che secondo gli storici servivano a nascondere ai passanti le fatiscenti baracche del popolo che si accalcava attorno ai palazzi nobiliari.
2- FONTANA PRETORIA
A poca distanza da Piazza dei Quattro Canti si trova questa scenografica fontana cinquecentesca, con le vasche poste a diversi livelli, collegate da ponticelli e ornate con statue di divinità e personaggi mitologici. È uno dei monumenti più fotografati di Palermo.
Il nobile Luigi di Toledo, fece costruire la fontana per un terreno di sua proprietà, ma sopraffatto dai debiti, si decise a venderla al Senato. La Fontana Pretoria arrivò a Palermo nel 1574, smontata in 644 pezzi. Era così grande che i notabili non sapevano dove metterla e per farle posto demolirono alcune costruzioni proprio di fronte al palazzo municipale. Sia la fontana che la piazza, vennero a lungo chiamate “della vergogna” per la presenza di statue ignude.
3- PALAZZO DEI NORMANNI
Tra i monumenti simbolo di Palermo c’è sicuramente Palazzo dei Normanni. L’edificio sorge all’estremità di via Vittorio Emanuele, tra due piazze alberate. Nel Medioevo fu residenza dei Sovrani normanni e in seguito dei Viceré spagnoli. È stato più volte ristrutturato e modificato e quindi oggi presenta un vivace mix di stili architettonici e decorativi.
Attualmente ospita il Parlamento siciliano, il più antico d’Europa, che si riunisce nella Sala d’Ercole, decorata con splendidi affreschi settecenteschi.
Nel palazzo si visitano diversi saloni, tra cui gli appartamenti reali, con straordinari mosaici a fondo oro, risalenti all’originario palazzo normanno. Sulla torre pisana, alla fine del Settecento fu collocato un osservatorio astronomico. Durante l’estate, le terrazze ospitano eventi, spettacoli e concerti.
4- CAPPELLA PALATINA
Al primo piano del Palazzo dei Normanni, si trova la splendida Cappella Palatina, del XII secolo. È tra le chiese più preziose di Palermo. È stata restaurata nel 2008 e sebbene non sia molto grande, è ricca di decorazioni.
Straordinarie, quelle dell’originale chiesa medievale. Mirabili i mosaici attribuibili alla scuola bizantina: il Cristo Pantocratore dell’abside e le immagini sopra al presbiterio, spiccano per la loro brillantezza. Di grande interesse, anche il soffitto in legno risalente al 1100. La sua realizzazione fu affidata a maestranze islamiche che crearono una copertura ad alveoli (muqarnas), tipica delle moschee.
Gli altri preziosi elementi sono il pulpito di marmo, ornato da intarsi a mosaico di porfido e malachite, e il candelabro pasquale: oltre quattro metri di marmo completamente ricoperto da sculture.
5- TEATRO MASSIMO
Il Teatro dell’Opera di Palermo, risale a fine Ottocento ed è considerato il capolavoro in stile liberty di Giovanni Battista Basile.
È intitolato a Giuseppe Verdi e si estende su una superficie di 7.700 metri quadrati. È il più grande d’Italia e uno dei più vasti d’Europa. Per costruirlo non si badò a spese e si buttò giù un intero quartiere. L’interno è composto da una vasta sala con cinque ordini di palchi e un’ampia galleria. Vi si tengono spettacoli d’opera e balletto.
6- SAN GIOVANNI DEGLI EREMITI
La Chiesa di San Giovanni degli Eremiti è il più noto monumento della città normanna, di cui spesso è considerato il simbolo. Era la chiesa di un monastero benedettino fatto costruire da re Ruggiero II nel 1136. Fu realizzato da maestranze arabe, alle quali deve la particolare forma squadrata e le cupole, tipiche dell’architettura islamica. Probabilmente una parte dell’edificio era in precedenza una moschea.
Il monastero godeva di diversi privilegi. All’abate, che era il confessore del re, era permesso di raggiungere il Palazzo Reale tramite un camminamento privato. San Giovanni è attualmente sconsacrata, ma conserva ancora il fascino di un tempo.
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