In un viaggio a Siviglia, la capitale dell’Andalusia che nel Seicento spiccava in Europa per bellezza e cultura, si scoprono le migliori caratteristiche dell’Andalusia. Ha una storia gloriosa, un passato nobile e uno stile architettonico, il mudéjar, tra i più particolari al mondo. E il suo stile di vita è unico.
Siviglia è la città che più di ogni altra rappresenta l’essenza stessa della Spagna. È tutto concentrato qui: il Barocco, la corrida, il flamenco, le tapas, i palazzi sontuosi, le regge con le fontane, l’immensa Cattedrale e la Semana Santa.
Cosa vedere a Siviglia: visita della città tra architetture e luoghi storici
E come ogni grande regno che si rispetti doveva avere la sua magnifica reggia, così, in quest’epoca si iniziò a costruire il Real Alcázar, che col tempo divenne sempre più maestoso, fino ad inglobare un insieme di imponenti edifici in stile mudéjar, con ceramiche raffinate e lucenti, pietre lavorate come merletti e freschi giardini dove passeggiare, abbelliti da scenografiche fontane e profumatissimi frutteti.
Nonostante la Reconquista, ovvero la cacciata dei Mori, i re cristiani continuarono ad utilizzare lo stile islamico, ma con la venuta dell’imperatore Carlo V, nel XVI secolo, si passò al Gotico per realizzare i suoi appartamenti.
Ecco perché oggi, il Real Alcázar è un insieme unico di stili e architetture che hanno creato un vero e proprio labirinto di bellezza e particolarità.
Quasi di fronte sorge l’imponente Cattedrale di Siviglia, il cuore della città e della stessa Andalusia. È nel Guinness dei primati per la sua grandezza. Una delle cattedrali gotiche più grandi d’Occidente, e dal suo portale sono passati re, artisti e scienziati di tutto il mondo. Le distanze cittadine si misurano a partire da qui, i riti della Settimana Santa terminano tra le sue enormi navate.
È alta 104,06 metri e passando dalla Cattedrale si può salire in cima fino a 70 metri di altezza. La particolarità della Giralda di Siviglia (Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1987) sta nell’assenza delle scale, nel senso che non ci sono dei veri e propri gradini, ma delle rampe di scale circolari, percorribili in 15-20 minuti, che furono scelte al posto degli scalini per consentire ai Muezzin di arrivare in cima alla torre in sella al proprio cavallo.
La salita alla cima è un po’ faticosa ma lo sforzo è ampiamente ripagato dalla veduta che si gode dall’alto.
La visita della chiesa è meno impegnativa ma richiede un po’ di tempo. Tre sono le cose imperdibili da vedere al suo interno: il retablo tardogotico dell’altare maggiore (il più grande del mondo), una “lastra” dorata di 20 x 18 metri, la sontuosa tomba di Cristoforo Colombo e la spettacolare cupola della Sala Capitolare, affrescata nel 1667 da Bartolomé Murillo con un’Immacolata Concezione che da sola vale la visita.
Intorno alla Cattedrale
Una buona visita alla città può iniziare proprio da qui. Vicino alla Cattedrale, infatti, si apre il Barrio de Santa Cruz, un dedalo di stradine che serpeggiano tra negozietti, ristoranti e locali tradizionali e moderni, per poi sbucare in minuscole e appartate piazzette in cui fermarsi a godere del fresco e dell’atmosfera allegra e rilassata del quartiere.
È una zona turistica ma molto autentica, dove si mangia bene e si compra a prezzi adeguati.
Un’altra cosa da vedere a Siviglia è l’Hospital de los Venerables, a poca distanza dalla Cattedrale. Oltre all’insolita architettura barocca, è la sede del Centro Velázquez, che custodisce una bella collezione di dipinti del famoso artista sivigliano.
Non tutti sanno che nella sacrestia della chiesa, il soffitto ha uno straordinario affresco di Juan de Valdés Leal, celebre pittore del ’600 spagnolo, il secolo d’oro di Siviglia, quando era una ricca capitale europea.
Come testimoniano anche le residenze nobiliari della città, tuttora abitate, da poco riunite in un nuovo circuito denominato Casas Palacio. Sono tutte diverse tra loro, quindi in base al tempo che avete a disposizione durante la vostra vacanza a Siviglia, potete scegliere di visitarle tutte o alcune.
Le dimore storiche di Siviglia
Poi c’è Casa de Pilatos (se dovete scegliere, questa è la più bella): i suoi muri sono interamente ricoperti di piastrelle di ceramica decorata che insieme alla pietra, lavorata come fosse pizzo, creano straordinarie scenografie in stile mudéjar.
Il patio scoperto accoglie quattro statue antiche e gli ambienti della casa si armonizzano perfettamente con i giardini a cui fontane e bouganville donano un senso di relax assoluto.
Il piano superiore custodisce collezioni d’arte e le stanze che hanno ospitato importanti artisti nel corso del XVII secolo.
Al confine del centro storico sorge Las Dueñas, una residenza ducale con giardini, corti esterne e ambienti color amarillo, quella particolare sfumatura di giallo che si vede praticamente ovunque in città.
Cosa fare a Siviglia: dal Barocco alla movida
Tornando verso la Cattedrale, ma camminando più verso il fiume, si sale sul Metropol Parasol, una curiosa struttura che somiglia a un gruppo di funghi, che è un misto tra un’istallazione artistica e un belvedere.
A poca distanza sorge il Museo de Bellas Artes che ospita una straordinaria collezione di pittura barocca. Non è grandissimo, ma tra le altre opere, custodisce capolavori dei quattro sommi maestri secenteschi: Murillo, Zurbarán, Velázquez e Valdés Leal.
Da qui, sempre andando verso il centro, inizia la zona più turistica di Siviglia, dove si può arrivare a pagare cifre veramente esagerate per un semplice souvenir, ma il tapear, ovvero l’arte di passare da un locale all’altro degustando tapas è economica e divertente.
Continuando la passeggiata verso il ponte di Triana (il quartiere più modaiolo ma ideale anche per le famiglie), si arriva all’Hospital de la Caridad, un luogo stupendo, vero e proprio trionfo del Barocco, dove si ammirano due capolavori di Valdés Leal e una famosa tela di Murillo.
Sul lungofiume, infine, c’è la Torre del Oro, a 12 lati, di epoca araba.
Cosa vedere Siviglia: Plaza de España, un’opera grandiosa e ricca di fascino
Il tour tra i luoghi più importanti di Siviglia si conclude nella novecentesca Plaza de España, una vera e propria opera d’arte, ricca di storia e simboli.
Qui si vedono frotte di asiatici scattare selfie davanti al vasto complesso neo-moresco completamente ricoperto dagli splendidi azulejos (le caratteristiche piastrelle colorate), e i canali su cui navigano piccole barche a remi.
Plaza de Espana sorge all’interno del Parque de Maria Luisa, scelto per ospitare l’Esposizione ibero-americana del 1929. È un classico esempio di architettura locale, con un insieme di elementi tipici del Rinascimento e dell’arte moresca. Fu progettata da Anibale Gonzàles e doveva essere il fulcro del parco e dell’evento.
Nel suo ambizioso progetto, l’architetto combinò elementi in stile Art Deco e Neo-Mudèjar, utilizzando mattoni a vista ma anche ceramica riccamente decorata.
Il risultato fu sorprendente: un enorme semicerchio su cui si affacciano una serie di monumentali edifici con un portico al piano terra e grandi terrazze ai piani superiori. Dal balcone centrale si gode la vista più bella.
Plaza de España occupa una superficie di 50.000 metri quadrati ed è chiusa su entrambi i lati da due possenti torri, alte abbastanza da essere visibili da tutta la città.
Questa enorme opera rappresenta con la sua forma a semicerchio, l’abbraccio della Spagna e delle sue antiche colonie.
Su di esse sono poste delle mappe, gli stemmi dei 48 capoluoghi di provincia e gli eventi storici più importanti.
Questa enorme piazza fu l’opera più costosa dell’esposizione e l’unico elemento non previsto da Gonzàles, aggiunto successivamente da Vincente Traver, l’architetto che subentrò dopo le sue dimissioni, è la fontana centrale, immediatamente criticata perché interrompeva la sensazione di vuoto della piazza.
Alcuni degli edifici che si affacciano su Plaza de España ospitano oggi gli uffici governativi, altri invece sono sede di musei: il Museo Archeologico e il Museo di Arte e costumi popolari. L’ingresso è gratuito per i cittadini dell’Unione Europea.
La piazza è attraversata da un corso d’acqua lungo oltre 500 metri che la divide dal resto del Parco, dove tra l’altro è possibile noleggiare delle piccole barchette a remi e divertirsi navigando sul canale.
Si accede alla piazza centrale da uno dei quattro ponti che rappresentano i quattro antichi regni spagnoli: Castiglia, Aragona, Navarra e Leon.
Curiosità: la splendida scenografia di Plaza de España è stata scelta come set cinematografico in diversi film. Sono state girate qui scene di Lawrence d’Arabia del 1962, alcune scene dell’Attacco dei Cloni, un episodio della Saga di Star Wars, e diverse scene del film Il Dittatore dove, con l’aiuto della computer grafica, la piazza fu arricchita di cupole dorate e trasformata nella lussuosa villa in cui viveva il protagonista interpretato da Sasha Baron Cohen.
Cosa vedere a Siviglia: info utili, orari e indirizzi delle attrazioni principali
Cosa vedere a Siviglia, link utili: per essere certi di non perdere le cose più belle da vedere e fare a Siviglia, potete prenotare tour guidati, transfer, escursioni nei dintorni ed esperienze, direttamente a questa pagina.
Per quanto riguarda gli alloggi visitate la pagina delle offerte hotel a Siviglia.
Indirizzi dei luoghi citati nell’articolo
Real Alcázar, Patio de Banderas. Orario: da ottobre a marzo dalle 9:30 alle 17:00 e da aprile a settembre dalle 9:30 alle 19:00. Ingresso: 9,50 €, appartamento reale 4,50 €; gratuito lunedì. Da ottobre a marzo dalle 16:00 alle 17:00 e da aprile a settembre dalle 18:00 alle 19:00.
Cattedrale e Giralda, Avenida de la Constitución. Orario: lunedì dalle 11:00 alle 15:30, da martedì a sabato dalle 11:00 alle 17:00, domenica dalle 14:30 alle 18:00. Ingresso: 9 €; gratuito lunedì dalle 16:30 alle 18:00.
Hospital de los Venerables, Plaza de los Venerables 8. Orario: da giovedì a domenica dalle 10:00 alle 14:00. Ingresso: 10 €, gratuito il primo giovedì del mese.
Casa de Salinas, Calle Mateos Gago 39. Orario: da lunedì a venerdì, dal 16 ottobre al 14 giugno, dalle 10:00 alle 18:00; dal 15 giugno al 15 ottobre dalle 10:00 alle 14:00. Ingresso: 8 €.
Casa de Pilatos, Plaza de Pilatos 1. Orario: da novembre a marzo dalle 9:00 alle 18:00; da aprile a ottobre dalle 9:00 alle 19:00. Ingresso: 10 € solo piano terra, 12 € casa completa.
Las Dueñas, Calle Dueñas 5. Orario: da ottobre a marzo dalle 10.00 alle 18:00; da aprile a settembre dalle 10:00 alle 20:00. Ingresso: 10 €.
Metropol Parasol, Plaza de la Encarnación 14, 1°B. Orario: da domenica a giovedì dalle 10:00 alle 18:00; venerdì e sabato dalle 9:30 alle 23:30. Ingresso: 3 € compresa consumazione.
Museo de Bellas Artes de Sevilla, Plaza del Museo 9. Orario: dal 16 settembre al 15 giugno dalle 9:00 alle 20:00, la domenica dalle 9:0 alle 15:00; lunedì chiuso. Dal 15 giugno al 15 settembre dalle 9:00 alle 15:00; lunedì chiuso. Ingresso: 1,50 €.
Hospital de la Caridad, Calle Temprado 3. Orario: da lunedì a sabato dalle 10:00 alle 19:30; domenica dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 19:30. Ingresso: 8 €, gratuito lunedì dalle 15:30 alle 19:30.
Torre del Oro, Plaza de Cristóbal Colón. Orario: da lunedì a venerdì dalle 9:30 alle 18:45; sabato e domenica dalle 10:30 alle 18:45. Ingresso: 3 €.
Esperienze da fare a Siviglia: vivere il ballo andaluso, partecipare ai riti della Semana Santa e visitare l’arena più antica di Spagna
Il flamenco: tradizione e spettacolo
Una delle esperienze da fare a Siviglia è immergersi nella storia del flamenco, il ballo andaluso famoso nel mondo. Il luogo da visitare è il bellissimo Museo del Baile Flamenco, dove si scoprono tutte le variazioni di questa storica danza tramite supporti audio e video, oltre agli spettacoli dei maestri del flamenco che si esibiscono qui la sera. Indirizzo: Calle Manuel Rojas Marcos 3. Orario: museo dalle 10:00 alle 19:00; esibizioni alle 17, 19, 20:45 e 22:15. Ingresso: 4 € solo museo, 26 € con lo spettacolo.
I riti della Pasqua a Siviglia
La Semana Santa di Siviglia è tra le più famose del mondo ed è l’evento più spettacolare e sentito della città. Le confraternite con i simboli sacri e i partecipanti incappucciati affollano le strade di Siviglia, mentre i figuranti con un incredibile seguito di fedeli e visitatori seguono lunghe processioni in un’atmosfera di grande suggestione.
Il museo della corrida
La Plaza de Toros è un’altra cosa da vedere a Siviglia, in quanto racconta un pezzo della storia di questa straordinaria città. Meglio nota come Real Maestranza, è la prima arena per le corride costruita nel Paese, verso il 1760. Oltre all’edificio si visita il museo dov’è conservato tutto ciò che riguarda la tauromachia. Indirizzo: Paseo de Cristobal Colón 12. Orario: fino al 31 marzo dalle 9:30 alle 19:00; dal 1° aprile al 31 ottobre, dalle 9:30 alle 21. Ingresso: 8 €.
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