Dove andare appena si potrà viaggiare di nuovo? Direi di iniziare a puntare sul cosiddetto turismo di prossimità e di scoprire i meravigliosi luoghi che abbiamo vicino casa, capaci di regalarci emozioni uniche.
Facciamo un viaggio dalla Toscana alla Sicilia, attraverso quattro luoghi imperdibili in Italia, da visitare appena sarà possibile.
Dalle dolci colline della Val d’Orcia ai trulli della Valle d’Itria. Le città barocche della Val di Noto e le Cinque Terre: quattro meraviglie italiane dichiarate patrimonio Unesco, che tutto il mondo ci invidia.
Viaggi da fare appena sarà possibile: in Toscana per ammirare i paesaggi dalla Val d’Orcia
La splendida Val d’Orcia si estende nella zona a sud di Siena e offre panorami di bellezza assoluta: una distesa infinita di morbide colline disegnate da filari di cipressi, vigneti e olivi e punteggiate da piccoli borghi antichi.
Sembra la tavolozza di un pittore, ma a colorare il paesaggio sono le incredibili sfumature dei campi coltivati, frutto del lavoro secolare dell’uomo, che da secoli ha plasmato questo territorio coltivando con tenacia viti e ulivi.
I borghi da visitare e i wine resort per dormire fra le vigne
Il luogo d’eccellenza per la produzione dell’olio è Trequanda, al confine con la Val di Chiana, a nord. Ogni anno, a ottobre, si festeggia l’arrivo dell’olio nuovo.
Qui, fra filari di vigne e ulivi, sorge la Fattoria del Colle, un wine resort in cui si trascorrono giornate tranquille e a contatto con la natura, grazie alle varie attività proposte dai gestori, dalle passeggiate in vigna, alle degustazioni dei vini della casa, ai massaggi all’olio d’oliva e al siero di vino.
Andando verso sud si incontra Pienza, dove si passeggia tra i vicoletti medievali che portano alla splendida piazza del Duomo, in stile rinascimentale.
Meritano una visita il vicino borgo medievale di Monticchiello e San Quirico d’Orcia con le sue stradine ordinate e la bella Collegiata in stile romanico-gotico.
Da qui, ci si allunga a Bagno Vignoni, conosciuto fin dall’antichità per le sorgenti termali curative. Il paese è piccolissimo e si sviluppa attorno all’antica vasca termale, che da secoli regala al borgo quell’incredibile acqua di salute e relax che l’hanno reso famoso. L’illuminazione serale crea un’atmosfera assolutamente suggestiva.
Se avete almeno tre giorni a disposizione, non potete perdere una visita a Montalcino, arroccato a 500 metri nell’area in cui si produce il celebre vino Brunello. Per un assaggio, andate all’Enoteca dentro il Forte medievale che domina il borgo.
Hotel consigliati in Val d’Orcia
Le strutture che vi consiglio sono in posizione strategica per visitare tutta la Val d’Orcia
A Trequanda sorge il Ralais Abbadia Sicille, una dimora d’epoca di campagna ricavata da un complesso di edifici medievali in posizione panoramica sul crinale che separa la Val d’Orcia dalla Val di Chiana.
Ha il ristorante, piscina all’aperto e camere arredate in stile rustico-chic, di cui alcune con idromassaggio privato. Una doppia in b&b da 90 euro.
Relais Abbadia Sicille, Trequanda, Siena.
A Spedaletto, vicino Pienza, quello che un tempo era il granaio di un castello medievale, è oggi un agriturismo con camere e appartamenti arredati nel tipico stile toscano, in pietra e mattoni, con travi a vista, pavimenti in cotto e letti a baldacchino. Una camera doppia parte da 80 euro. Vicino c’è un piccolo mulino dove, oltre alle farine, viene prodotta un’ottima pasta artigianale, a marchio Mulino Val d’Orcia. Si trova a quattro chilometri da Bagno Vignoni e a pochi chilometri dai principali borghi della zona tra cui Pienza, San Quirico d’Orcia, Monticchiello, Montepulciano e Montalcino.
Agriturismo Castello di Spedaletto, località Spedaletto, Pienza, Siena.
In Liguria, le Cinque Terre, regalano imperdibili paesaggi da cartolina
Uno dei luoghi da visitare appena sarà possibile viaggiare di nuovo sono sicuramente le Cinque Terre e i suoi splendidi borghi di mare. Da Monterosso a Riomaggiore, facciamo un viaggio tra paesini colorati a picco sul mare, forti e tenaci come quei filari di viti e quegli antichi ulivi che crescono sulle terrazze che l’uomo ha strappato alla montagna, modellando il paesaggio di questa fetta di Liguria.
È proprio la caratteristica di questo luogo straordinario: una ragnatela di muretti in pietra a secco che avvolge le colline intorno ai borghi affacciati sul mare. Il primo che si incontra venendo da ovest è Monterosso, affacciato su una delle poche spiagge della zona.
Subito dopo c’è il borgo di Vernazza, con le case colorate che circondano il porticciolo come un anfiteatro e la bella chiesa di Santa Maria di Antiochia che sembra essere nata dall’acqua.
Poi è la volta di Corniglia, l’unico borgo delle Cinque Terre a non essere bagnato dal mare, a cui però, è collegato dai 377 gradini della scalinata della Lardarina.
Nella vicina Manarola, invece, le case appollaiate sulla roccia sembrano voler toccare l’acqua. Qui vale la pena salire in cima a via Belvedere, che termina in una romantica piazzetta a picco sul blu.
L’ultima “terra” è Riomaggiore, appollaiata ai piedi del suo castello. Qui, un sentiero sale dal paese al Santuario della Madonna di Montenero, dal quale si gode di un panorama spettacolare sul litorale, e un altro si arrampica fino allo splendido borgo di Portovenere, dominato dal Castello dei Doria e sorvegliato dall’alto di un promontorio dalla chiesa medievale di San Pietro.
Hotel consigliati alle Cinque Terre
A Manarola, un piccolo e curatissimo B&b aperto nel 2009 offre ambienti arredati in stile moderno, in una casa sapientemente ristrutturata, proprio nella via centrale del paese. Ci sono due camere con terrazzino affacciato sul corso e una suite con tre posti letto e una bella terrazza attrezzata per godere della brezza marina. Una camera doppia in b&b parte da 135 euro.
AMAnarola, Manarola, La Spezia.
A Portovenere un B&b in bella posizione panoramica con un giardino affacciato sul centro storico, facilmente raggiungibile attraverso una scalinata. Offre quattro camere ordinatissime, dall’atmosfera romantica. Durante la bella stagione si fa colazione all’aperto, sotto gli ulivi. Camera doppia in b&b da 124 euro.
Relais Santa Caterina Rooms, Portovenere, La Spezia.
Luoghi imperdibili in Italia: in Valle dell’Itria, nella terra dei trulli
Tra i luoghi da visitare in Italia appena sarà possibile viaggiare in tranquillità c’è sicuramente la splendida Puglia. I trulli sono una delle maggiori attrazioni della regione, la cui cartolina principale, oltre alle splendide spiagge, sono proprio i suoi caratteristici borghi con le stradine che salgono e scendono tra queste singolari costruzioni dai tetti a cono.
Anche se si divide in province diverse (Bari, Brindisi e Taranto), la Valle dell’Itria ha una identità culturale fortissima e un paesaggio famoso nel mondo. Il merito è proprio dei suoi trulli, sparsi a migliaia nella campagna.
I primi furono costruiti nel Seicento ad Alberobello, dove oggi si ammirano in gran numero negli antichi rioni Monti e Aia Piccola, fra cui perfino uno a due piani, il Trullo Sovrano, e una chiesa a forma di trullo.
Gli altri paesi si allungano sulle piane delle Murge che scendono verso Ostuni. Si ammirano dal Belvedere di Cisternino, il paese al centro della valle, famoso per i suoi “fornelli”, le trattorie che servono carne alla griglia, sparse fra i vicoli e la bella piazzetta centrale, dominata dalla Torre dell’Orologio.
A dieci chilometri di distanza c’è Locorotondo, tutto bianco, appollaiato in cima a un colle, con le case dalle facciate strette e dai caratteristici tetti appuntiti in pietra grigia, le cosiddette “cummerse”. Sono costruzioni particolari e antiche, proprio come i trulli.
Sapientemente ristrutturate, molte di esse sono state trasformate in alloggi per turisti. Come ho già scritto in questo articolo, fanno parte del cosiddetto albergo diffuso, ovvero quella forma di ospitalità che permette ai visitatori di partecipare attivamente alla vita del borgo, a stretto contatto con gli abitanti, per sentirsi a “casa” più che in vacanza.
Non potete perdere la vicina Martina Franca, la cittadina con un centro storico che conserva intatto il suo splendore barocco. Qui si passeggia fra bei palazzi con i balconcini in ferro battuto e chiese dalle facciate abilmente scolpite.
Altri 20 chilometri e si arriva a Ceglie Messapica, la piccola capitale gastronomica della Valle d’Itria. Una delle specialità da non perdere sono i famosi biscotti di mandorla ripieni di marmellata di ciliegie, che qui sono Presidio Slow Food. Si acquistano allo storico Caffè Centrale.
Hotel consigliati Valle d’Itria
A Ceglie Messapica un complesso di trulli e lamie circondato da mandorli e ulivi secolari è stato recuperato e trasformato in un romantico B&b di campagna, con tre piccoli appartamenti dotati di patio e ingresso indipendente. In giardino si fa il bagno nella piscina d’acqua salata. Si possono prenotare corsi di cucina pugliese. Appartamento per due da € 79,00.
Trullo dei Messapi, Ceglie Messapica, Brindisi.
A Locorotondo vi consiglio l’albergo diffuso composto da una decina di appartamenti sparsi per il borgo. Sono ambienti caratteristici in pietra con arredo in arte povera che rende le camere calde e accoglienti. Appartamento per due persone con colazione inclusa, da € 110,00 euro.
Albergo diffuso Sotto le Cummerse, Locorotondo, Bari.
Dove andare appena possibile? Imperdibile la Val di Noto, spettacolo barocco in Sicilia
È un vero e proprio spettacolo per gli occhi. Fra Noto e Modica, il Barocco siciliano fiorisce e regala visioni spettacolari. Si, perché la pietra con cui sono state ricostruite le case e gli edifici della Val di Noto si colora di sfumature e riflessi dorati quando accarezzate dalla calda luce mediterranea.
A seguito del terremoto del 1693, infatti, il sud-est della Sicilia fu raso al suolo e venne ricostruito nello stile del momento, il Barocco, appunto, reinterpretato in base al gusto locale.
Il risultato sono città che sembrano giardini di pietra, con facciate e balconi colmi di figure scolpite. E, oltre allo straordinario lavoro fatto dai maestri scalpellini, a creare la magia è proprio la pietra. A Noto, le chiese e i palazzi hanno sfumature rosa-arancio.
Di pietra chiara è invece Scicli con la via Francesco Mormino Penna che sembra un museo a cielo aperto. Attraversa il centro storico e, oltre che per i palazzi ricamati, si riconosce per aver fatto da sfondo alla serie Il commissario Montalbano. Il commissariato di Vigata è proprio il Comune di Scicli. Un altro luogo che gli appassionati della serie riconosceranno è anche la scalinata che sale da Ragusa Ibla, cuore antico della città, a Ragusa Superiore, completamente ricostruita dopo il terremoto.
È divisa in due anche la splendida Modica, distesa sui due lati di una gola. A Modica Bassa si passeggia tra ex conventi, palazzi nobiliari e pasticcerie storiche che producono il cioccolato che ha reso famosa la città nel mondo.
Da qui, un dedalo di gradoni (250 scalini) porta a Modica Alta, dominata dalla facciata del bellissimo Duomo di San Giorgio, capolavoro di Rosario Gagliardi, il più grande architetto del Barocco Siciliano.
Se stai pensando di visitare la Val di Noto leggi questo articolo: Le meraviglie della Val di Noto
Hotel consigliati Val di Noto
A Scicli, l’albergo diffuso riunisce una serie di case e appartamenti gestiti da privati, ognuno con caratteristiche e stili diversi. La colazione si fa al bar e ristorante Vindigni, di fronte al Municipio, dove si trova la reception che funziona anche come punto informazioni. Doppia in b&b da 65 euro.
Scicli albergo diffuso, Ragusa.
A Noto, un baglio (la tipica fattoria siciliana) circondato da mandorli e ulivi offre un tramonto spettacolare sulla città. Le camere sono ben curate e arredate in tipico stile mediterraneo. All’esterno c’è una bella piscina. Doppia in b&b da 90 euro.
Baglio Genovesi, Noto.
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