Se siete appassionati di natura, trekking e buon vino e state pensando di fare escursionismo in Veneto, vi suggerisco un itinerario di quattro giorni che vi porterà alla scoperta di un territorio eccezionale, tra panorami e sapori unici. È il nuovissimo Cammino delle Colline del Prosecco, 51 chilometri da Vidor a Vittorio Veneto, attraverso borghi dal fascino antico, pievi, fiumi e chiesette solitarie che sbucano nel paesaggio di colline protetto dall’Unesco.
Il Cammino delle Colline del Prosecco, trekking nella bellezza
Nella zona settentrionale del Trevigiano si apre un paesaggio fatto di vigneti, boschi e campi in cui si snoda il Cammino delle Colline del Prosecco, un trekking che attraversa proprio il cuore del territorio eletto Patrimonio Unesco nel 2019. Un percorso di 51 chilometri, divisi in quattro tappe, inaugurato a luglio 2023 per far conoscere ed esplorare le bellezze di questa fetta di Veneto ricca di storia, arte, cultura e paesaggi unici, creata dall’interazione positiva tra uomo e ambiente.
Siamo in provincia di Treviso. Il sito Unesco comprende la fascia collinare che dal Comune di Valdobbiadene si estende verso est fino al Comune di Vittorio Veneto, scendendo verso Conegliano, e comprende un’ampia porzione del paesaggio viticolo della Denominazione di Origine Controllata e Garantita dove si produce il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.
L’ideatore del Cammino, Giovanni Carraro, ha deciso di realizzare un itinerario che permettesse ai visitatori di ammirare il blocco geologico di cui è formata la zona, una serie di rilievi paralleli tra loro detti “colline a corde”, conosciuti come “hogback”, che si estendono tra Valdobbiadene e Vittorio Veneto nella cosiddetta Core Zone, il cuore del sito che, grazie alle particolarità paesaggistiche e rurali, ha permesso di ottenere il riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità.
Con il Cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene si attraversano nove dei dodici comuni inclusi nella Core Zone camminando lungo il crinale collinare aperto su panorami sempre spettacolari.
Il paesaggio che si presenta al camminatore è vario: le Prealpi trevigiane offrono un territorio fatto di campi e ripidi pendii, creste e vallate disegnate dall’acqua. Tra i luoghi che si incontrano in questo trekking ce ne sono alcuni che ricordano la Grande Guerra: le postazioni militari, le gallerie e le trincee rievocano le memorie del periodo in cui le truppe italiane riuscirono ad oltrepassare il Piave e combattere la battaglia finale di Vittorio Veneto (24 ottobre-3 novembre 1918).
Le tappe del Cammino del Prosecco
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1ª tappa: da Vidor a Col San Martino
La prima tappa del Cammino delle Colline del Prosecco parte dal Municipio di Vidor e sale verso il Colle del Castello, primo punto panoramico dal quale si ha una visuale completa del profilo delle colline Unesco. Da qui il trekking conduce a Soligo, dove si percorre l’hogback più antico dei conglomerati del Montello, risalente a 6-7 milioni di anni fa.
Si continua a percorrere la linea di cresta delle prime colline attraverso i vigneti a 200 metri di altitudine, fino a superare il Col Maor (368 metri), quando si entra nel bosco di frassini, castagni, carpini e roverelle. Il bosco si alterna a spazi aperti e verso la fine della tappa si vedono i resti delle trincee della Grande Guerra, prima di scendere di nuovo nei vigneti fino a Col San Martino.
Merita una sosta la Chiesa di San Martino, un piccolo tempio di forma ottagonale costruito nel 1927 al posto di un oratorio più antico. È immersa nello splendido paesaggio dei vignati nella zona ovest delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene dichiarate sito Unesco nel 2019.
Qui in passato si andava a “cavar il nome”, ovvero a scegliere il nome del nascituro estraendo da un’urna uno dei foglietti sui quali erano scritti i nomi di santi. Ad oggi molte credenti raggiungono questo luogo in pellegrinaggio per affidare il proprio desiderio di avere un figlio o di riuscire a portare avanti una gravidanza difficile.
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2ª tappa: lungo i Sentiero delle Vedette fino all’Abbazia di Follina
Da Col San Martino ci si immette sul Sentiero delle Vedette che conduce al torrente Soligo passando per la Chiesa di San Vigilio, simbolo di queste colline. L’edificio religioso, adagiato sulla cima del Col San Martino, nel territorio di Farra di Soligo, veniva menzionato in alcuni documenti già nel 1217, ma con molta probabilità risale al X secolo, mentre l’attuale aspetto è dato da modifiche fatte nel XV-XVI secolo.
Al suo interno si ammirano affreschi della Madonna col Bambino e San Nicola, San Giorgio e il drago, San Floriano Martire e San Bernardino da Siena.
Dopo una serie di salite e discese si arriva al Santuario della Beata Vergine Addolorata di Collagù, del 1932, che conserva le reliquie di Sant’Emilio Martire e di Santa Florida. Si continua per Bosco Impero fino al torrente Soligo, dove si svolta a nord seguendo la linea del fiume e superando il torrente Campea sul Ponte dell’Umanità, la nuova passerella pedonale.
Si continua a camminare attraverso i vigneti e poi sulla strada sterrata per Tre Ponti fino ad arrivare all’Abbazia di Santa Maria, ex monastero cistercense, ora sede della parrocchia di Follina. La sua facciata è uno dei capolavori di Gotico cistercense in Veneto. Al suo interno si trova l’affresco della Madonna col Bambino tra due santi e committente (1527) di Francesco da Milano e quello che raffigura San Tommaso d’Aquino, dell’inizio del XV secolo. C’è anche la statua della Madonna del Sacro Calice ritenuta miracolosa.
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3ª tappa del Cammino del Prosecco: da Follina a Tarzo
Per la terzaa tappa del Cammino delle Colline del Prosecco si torna indietro fino alla Marcita e si prende la ciclopedonale per salire le colline fino alla Chiesa di Santa Lucia, poi si passano Zuel di Qua e Zuel di Là e si raggiunge la Chiesa di San Bartolomeo Apostolo ad Arfanta, edificio del XV secolo che custodisce una pala di Francesco da Milano del 1522 in cui è raffigurata la Madonna col Bambino in trono tra i santi Sebastiano, Antonio Abate, Bartolomeo e San Michele Arcangelo.
Andando un po’ verso sud vale la pena fare una piccola deviazione per ammirare il Molinetto della Croda, un mulino del ‘600 adagiato sulla sponda del torrente Lierza in un contesto paesaggistico di grande suggestione. Acquistato dal Comune di Refrontolo, può essere visitato con i volontari, ma già ammirarlo da fuori e godersi l’atmosfera di pace che lo avvolge è un’esperienza imperdibile da queste parti.
Si torna poi sul Cammino passando per la chiesetta di San Pietro, su una collinetta panoramica in località Le Rive. Si tratta di una delle costruzioni più antiche di Tarzo, risalente al 1377. Si scende quindi in paese, dove merita una visita il Giardino Museo Bonsai della Serenità, un ordinato angolo di Giappone creato da Armando dal Col, appassionato di bonsai e pioniere di quest’arte in Italia.
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4ª tappa del Cammino delle Colline del Prosecco: due percorsi per Vittorio Veneto
Da Tarzo ci sono due percorsi per raggiungere la meta finale del Cammino, una per i camminatori più esperti, l’altra senza difficoltà: si può seguire il sentiero che sale fino ai 597 metri del Monte Baldo, il punto più alto del trekking del Prosecco, con tratti impegnativi, ma anche vedute spettacolari sul Monte Pizzoc e la pianura trevigiana, per poi scendere verso i resti della Rocca di Montesel e Serravalle, oppure si può scegliere la variante nord, decisamente più facile. Questo percorso va verso Fratta e Colmaggiore, passando per Via dei Murales che attraversa i due paesini e permette di ammirare bellissimi dipinti realizzati da artisti locali sulle facciate delle case.
Seguendo la strada, ad un certo punto si avvistano due bellissimi specchi d’acqua di origine postglaciale, il Lago di San Giorgio e il Lago di Santa Maria, conosciuti anche come Laghi di Revine. Qui si può fare una sosta al Va dee Femene, il luogo dove un tempo le donne del paese si recavano per lavare i panni, che oggi è uno spazio per picnic.
Si continua poi in direzione Nogarolo per poi imboccare la Via dell’Acqua che conduce ai borghi di Con Alti e Con Bassi fino ad arrivare all’antico paesino di Serravalle, dove si riprende il cammino principale che si conclude davanti al Municipio di Vittorio Veneto.
Il trekking in pratica: tappe, indirizzi, dove dormire e info turistiche per affrontare il Cammino delle Colline del Prosecco
Inaugurato a luglio 2023, il Cammino delle Colline del Prosecco parte da Vidor e arriva a Vittorio Veneto Cammino delle Colline del Prosecco toccando nove comuni all’interno della cosiddetta Core Zone del sito Patrimonio Unesco.
Tutto il Cammino del Prosecco è lungo 51 km, che vanno percorsi da ovest verso est, e si divide in quattro tappe, percorribili anche singolarmente e ben segnalate da pannelli informativi bianchi e rossi, sui quali è indicata anche la distanza che manca all’arrivo della tappa successiva. È presente anche la segnaletica orizzontale (vernice gialla e rossa).
Sui pannelli si trova anche un utile QR code che una volta scansionato restituisce tutte le informazioni delle singole tappe e le esatte coordinate geografiche della partenza dei vari percorsi. Il trekking del Prosecco si snoda per circa 2/3 sui sentieri e per 1/3 su strade asfaltate.
Il trekking, che si svolge, appunto, sulle colline, presenta un dislivello positivo di 2.265 metri che richiedono un livello medio di preparazione al cammino e spasso sicuro, oltre alla totale assenza di problemi di vertigini. Anche se si sviluppa a quote collinari, il percorso richiede comunque un abbigliamento adatto: non potranno mancare, quindi, abbigliamento e scarpe da trekking e uno zaino comodo ma capiente, all’interno del quale ci sarà una buona scorta d’acqua, cibo e la mappa dell’intera zona. Su Amazon è possibile acquistare la guida dettagliata con gli itinerari per il trekking del Prosecco, correlati di mappa.
Il percorso Gps del tracciato è scaricabile dal sito ufficiale del Cammino delle Colline del Prosecco, dove è possibile scaricare anche la Credenziale, come per tutti i Cammini che si rispettano, che va timbrata all’arrivo di ogni tappa.
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Tutte le tappe del Cammino delle Colline del Prosecco
1ª TAPPA: Viador – Col San Martino
Lunghezza: 11,7 km
Tempo di percorrenza: 4 ore e mezza circa
Dislivello: 567 metri in salita
Difficoltà: escursionistica
La prima tappa del Cammino del Prosecco parte dal Municipio di Vidor, sale al Colle del Castello, dove sorge il Monumento Ossario, e prosegue ripercorrendo alcuni sentieri già esistenti (Dal Sacro al Prosecco, Il Col Maor e Colbertaldo). La quota massima della tappa si raggiunge ai 445 metri del Col Moliana.
2ª TAPPA: Col San Martino – Follina
Lunghezza: 15,4 km
Tempo di percorrenza: 5 ore e mezza circa
Dislivello: 655 metri in salita
Difficoltà: escursionistica
Da Col San Martino si imbocca il Sentiero delle Vedette per Soligo che sale sulle colline lungo la linea di crinale. L’altitudine massima che si tocca in questo tratto sono i 486 metri tra il Monte Moncader e il Monte Pertegar. Una volta scesi al fiume Soligo bisogna costeggiarlo in direzione nord fino ai Tre Ponti e quindi all’Abbazia di Follina, punto finale della seconda tappa del Cammino del Prosecco.
3ª TAPPA: Follina – Tarzo
Lunghezza: 14,3 km
Tempo di percorrenza: 4 ore e mezza circa
Dislivello: 460 metri in salita
Difficoltà: escursionistica
Da Follina si torna indietro fino alla ciclopedonale, poi si passa il fiume Soligo e si risale la collina per Zuel di Qua e Zuel di Là. La quota massima che si raggiunge prima di scendere verso Arfanta è di 432 metri. Ci si dirige poi a Tarzo, dove termina la terza tappa del Cammino del Prosecco, precisamente in Piazza IV Novembre.
4ª TAPPA: Tarzo – Vittorio Veneto
Lunghezza: 9,6 km
Tempo di percorrenza: 4 ore e mezza circa
Dislivello: 583 metri in salita
Difficoltà: per escursionisti esperti
L’ultima tappa è anche la più impegnativa dell’intero trekking delle colline del Prosecco. Ha due varianti, la 4A, adatta ai camminatori più esperti, e la 4B, con un livello di difficoltà più basso. Si parte da Tarzo, dove si attraversa la strada principale e si prende l’itinerario n.23 “La Via dei Murales e il Monte Comun” che viene percorso per circa un terzo in senso contrario. Si prosegue su via Castello e si raggiunge il segnavia 1051 che sale verso la cresta del Monte Comun (m 490).
Si scende poi a Nogarolo con qualche tratto esposto nel bosco. A Nogarolo si attraversa la strada e si prosegue sul sentiero lastricato che un tempo collegava Nogarolo a Serravalle e si sale in cima al Monte Baldo (597 metri) che è la collina più alta dell’intero cammino. Qui è d’obbligo una pausa per contemplare il panorama su Fadalto, Revine Lago, sul massiccio del Visentin, Monte Pizzoc, Vittorio Veneto e la pianura trevigiana.
Si scende poi con qualche passaggio un po’ impegnativo fino ai ruderi del trecentesco castello di Montesel, dai quali si arriva ad una terrazza panoramica con i resti della chiesa di Sant’Antonio Abate, in linea d’aria davanti al santuario di Santa Augusta. Si scende all’antica cinta muraria per poi arrivare a Serravalle in piazza Flaminio.
Da Serravalle si continua su asfalto lungo via Martiri della Libertà, via Cavour e viale della Vittoria arrivando davanti al Municipio di Vittorio Veneto, tappa finale del Cammino.
4ª TAPPA: Tarzo – Vittorio Veneto, Variante nord (4B)
Lunghezza: 9,1 km
Tempo di percorrenza: 3 ore e mezza circa
Dislivello: 312 metri in salita
Difficoltà: escursionistica
L’alternativa facile per quest’ultima tappa parte da Via Filippini a Tarzo, segue sempre la Via dei Murales fino a Nogarolo e continua lungo la Via dell’Acqua rimanendo ai piedi delle colline fino a Serravalle dove si riprende il cammino principale.
Come per la prima variante, da Serravalle si percorrono via Martiri della Libertà, via Cavour e viale della Vittoria arrivando davanti al Municipio di Vittorio Veneto, meta finale.
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