Viaggio sulla Gardesana Orientale in moto, la statale che si snoda lungo la sponda orientale del Lago di Garda: da Peschiera a Malcesine, percorrendo uno dei tratti più belli e panoramici del Veneto visitando pittoreschi borghi fortificati prima di addentrarsi nell’entroterra alla scoperta di chiese di montagna, salite panoramiche e santuari incastonati nella roccia.
Gardesana Orientale in moto: panorami unici costeggiando il Garda
La sponda veneta del Lago di Garda offre un’incredibile sequenza di borghi storici, punti panoramici e sapori unici. La percorriamo in moto per evitare la calca e il traffico estivi e goderci meglio i paesaggi che ci scorrono davanti.
Comodamente raggiungibile dall’autostrada A4, La prima tappa che incontriamo lungo la Gardesana è il bellissimo borgo di Peschiera del Garda, all’estremità più meridionale del Benaco (l’antico nome di origine celtica del Lago di Garda). Nel punto in cui le acque lacustri formano il primo tratto che si incanala nel Mincio si incontrano le fortificazioni medievali citate da Dante nel Canto XX dell’Inferno, riadattate nei secoli alle esigenze militari della Serenissima, andando a formare con i monumentali bastioni la fortezza eletta Patrimonio Unesco nel 2017.
Il centro storico di Peschiera è un tripudio di ponti, canali e viali alberati circondati dalla cornice di mura veneziane tra le quali si inseriscono le antiche porte cittadine, tuttora ben conservate.
Non solo Venezia, anche il dominio asburgico qui ha lasciato le sue testimonianze: il Padiglione degli Ufficiali, di fronte al Parco Catullo, recentemente restaurato, accoglie oggi appartamenti di lusso e attività commerciali, e l’ex Caserma d’Artiglieria di Porta Verona, oggi sede del Museo della Pesca e delle Tradizioni Lacustri, che custodisce una ricca collezione di fotografie, antichi utensili e imbarcazioni.
Il viaggio in moto sulla Gardesana Orientale prosegue a Lazise e Bardolino
Attraversata Porta Verona, ci si ritrova sulla SR249 Gardesana Orientale, che per circa una cinquantina di chilometri si srotola lungo la sponda veneta del Garda. La costeggia quasi senza interruzioni, tranne che per il tratto fino a Lazise. In questi ultimi dieci chilometri, infatti, la presenza del lago si fa avvertire con la sua brezza lungo la salita mentre si passa accanto ad alcuni dei più famosi parchi tematici d’Italia: Gardaland, Movieland e Caneva Aquapark.
Superata l’infilata di campeggi vista lago ci si ritrova davanti alle mura merlate di Lazise, il pittoresco borgo ancora circondato per buona parte dalle mura trecentesche. In questo punto il Lago di Garda raggiunge la sua massima ampiezza, con 17 chilometri d’acqua che si estendono tra il Lungolago Marconi e la sua sponda lombarda.
Qui più che negli altri borghi del Benaco si respira un’atmosfera decisamente mediterranea, con il pittoresco porticciolo e l’infilata di pini marittimi e ulivi che incorniciano la ciclopedonale che costeggia il lago. In poco più di cinque chilometri questo nastro di asfalto, ben illuminato e tenuto, che permette di godere di una bella passeggiata anche di sera, conduce a Bardolino.
Adagiato tra Punta Mirabello e Punta Cornicello, il borgo è noto per il vino dal colore rubino brillante autentica eccellenza della produzione vinicola veronese. Ogni anno, dal 28 settembre al 2 ottobre, la Festa dell’Uva e del Vino anima il lungolago con un fitto calendario di eventi, tra spettacoli, concerti e degustazioni. Ovviamente, il protagonista è il Bardolino Doc.
Nel centro del borgo si ammirano le testimonianze del suo passato, come la Chiesa di San Severo, meraviglia romanica che custodisce mirabili affreschi dell’XI-XII secolo, e Villa Carrara Bottagisio, eretta a inizio Ottocento e oggi sede della Biblioteca comunale, affacciata sul lago con il suo ampio parco.
Un po’ più a nord, sul promontorio, raggiungibile con una strada asfaltata solo nel tratto iniziale, si erge l’antico Eremo di San Giorgio, circondato dai cipressi, in posizione panoramica. Eretto nel XVII secolo, il monastero è abitato da una comunità di camaldolesi che gestiscono anche un piccolo punto vendita dove è possibile acquistare l’olio extravergine prodotto dai monaci.
Dopo una sosta per godersi la quieta e le vedute dall’alto del promontorio si ritorna sulla Gardesana Orientale per raggiungere Garda e fare un giro tra i suoi vicoli e osservare alcuni dei suoi monumenti più importanti, come il veneziano Palazzo Fregoso, del Quattrocento, che oggi è un b&b, e l’elegante Villa degli Albertini, sul lato più a nord del centro storico, adagiata all’interno di un romantico parco ottocentesco.
Garda sorge al centro dell’omonimo golfo, che in parte si allunga fino a formare una piccola penisola, che comprende Punta San Vigilio e la mitica Baia delle Sirene, decisamente una tappa imperdibile per coloro che esplorano la Gardesana in moto.
Punta San Vigilio, la Portofino del Lago di Garda
Punta San Vigilio può tranquillamente essere considerata la Portofino del Garda. Questa penisola, verdissima e rigogliosa, è un luogo elegante e raffinato che, soprattutto fuori stagione, invita a trascorrere ore di puro ozio ammirando gli scorci da cartolina offerti dal Benaco.
Bellissime le spiagge che si incontrano tra il Parco San Vigilio e la mitica Baia delle Sirene, così come il romantico porticciolo, luogo imperdibile per l’aperitivo vista lago. Immersa tra rigogliosi giardini, la rinascimentale Villa di San Vigilio (oggi location per matrimoni ed eventi) domina la punta occidentale di questa striscia di terra adagiata sulle smeraldine acque del lago.
Imperdibile, poco più a nord, una visita al Castello Scaligero di Torri del Benaco, sede del museo etnografico sulla cultura gardesana. All’ombra delle sue possenti torri, agli angoli delle mura merlate, c’è una limonaia del ‘700.
Da qui si riprende il viaggio lungo la Gardesana Orientale in moto, attraverso la SR249 che costeggia il lago passando vicino a spiaggette di ciottoli, terrazzamenti di ulivi e le villette che sorgono lungo questo tratto di strada rettilineo. Anche qui, come lungo tutta la zona costiera del Lago di Garda, si incontrano centri sportivi e di noleggio attrezzature che offrono lezioni per tutte le attività acquatiche praticabili sul lago, dalle gite in barca agli sport come il sup o il sempre più praticato wingfoil, molto simile al windsurf che permette di “volare” sull’acqua con una vela non fissata alla tavola.
Giunti a Brenzone sul Garda si può fare una piccola deviazione per sgranchirsi le gambe lungo il sentiero pedonale che conduce alla frazione di Campo, un paesino abitato da poche animne con edifici in pietra che sono una vera istantanea del passato. Qui merita sicuramente una visita l’antica chiesetta di San Pietro in Vincoli, con capriate in legno e riccamente decorata da affreschi trecenteschi.
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Prossima tappa del viaggio sulla Gardesana Orientale in moto è Malcesine
Continuando per un’altra decina di chilometri si arriva a Malcesine, famosa per essere uno dei borghi medievali più belli dell’Alto Garda, dominato dal Castello Scaligero appollaiato su un promontorio roccioso dal quale si ammira un panorama spettacolare.
Se dopo tanti scorci di lago, volete ammirarne anche qualcuno di montagna, da Brenzone sul Garda si può seguire la ripida salita di Punta Veleno, una scalata riservata a ciclisti esperti e sconsigliata alle auto a causa del doppio senso di marcia. A chi viaggia in moto è richiesta particolare attenzione, vista la presenza di una serie di tornanti ciechi e le non perfette condizioni del manto stradale.
Una volta arrivati ai 1.156 metri di Prada Alta però, si fa subito evidente il cambio di scenario, con la montagna che prende il posto del lago, offrendo anche un netto cambiamento di vegetazione e architetture. Anche il menu cambia qui: a questa latitudine è più facile gustare un piatto di pasta e fagioli o di polenta e cinghiale che uno a base di pesce di lago.
Il viaggio sulla Gardesana Orientale in moto prosegue verso sud, dove merita assolutamente una tappa il piccolo borgo di San Zeno di Montagna, famoso per ila produzione di marroni che si raccolgono in autunno e punto privilegiato per ammirare per intero tutto il Lago di Garda.
Lascia San Zeno si supera il Monte Belpo e da Caprino Veronese si può continuare sulla SP8 fino a Spiazzi, ai piedi del Monte Baldo. Dalla croce astile di 18 metri (la più alta del mondo) dedicata a Papa Wojtyla, eretta nel piazzale a lui intitolato, parte un percorso in discesa che conduce ad uno dei luoghi più amati dai fedeli del Veneto, visitato anche dal Giovanni Paolo II il 17 aprile 1988. Il Papa, oggi santo, si recò al Santuario della Madonna della Corona, meta di pellegrinaggio di migliaia di fedeli ogni anno.
Questo suggestivo edificio religioso è incastonato nell’alta parete rocciosa a strapiombo sulla Valle dell’Adige, a 774 metri di altezza. La chiesa è raggiungibile anche da Brentino con il Sentiero della Speranza, panoramico ma impegnativo di oltre 1.500 scalini. Questo luogo di fede, intriso di un’atmosfera mistica e di grande suggestione è la tappa finale del viaggio sulla Gardesana Orientale in moto, in un susseguirsi di panorami mozzafiato di diversa natura: dalle meraviglie del lago alle suggestioni della montagna in un itinerario sempre magico.
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