Il ritrovamento della piccola statua della Madonna di Citerna è sicuramente una delle scoperte più affascinanti e rocambolesche della storia dell’arte degli ultimi anni.
Risale al 2001 ed è stata fatta nella piccola chiesa di San Francesco a Citerna, antico borgo in provincia di Perugia. Una giovane storica dell’arte nota in maniera del tutto casuale una splendida terracotta policroma raffigurante una Madonna dal volto aggraziato che tiene in braccio un bambino.
L’opera, alta 114 centimetri, seppur deturpata da numerose ridipinture, è delicata e presenta rifiniture di gran pregio. È rivestita d’oro, argento, lacche e polvere di lapislazzuli.
Dopo uno studio approfondito, nel 2005, si è giunti ad una scoperta clamorosa: la bella Madonna con Bambino, è un’opera di Donatello, realizzata tra il 1415 e il 1420. Un accurato lavoro di restauro, durato ben sette anni, ha permesso di restituire alla scultura la sua bellezza di un tempo.
E oggi, la Madonna di Citerna, splendida terracotta dal soave incarnato, i capelli realizzati con la foglia d’oro e la veste rosso lacca, è nuovamente visibile nella minuscola chiesetta che l’aveva custodita e ignorata fino al momento della sua scoperta.
Info utili Madonna di Citerna: dove si trova, orari, come raggiungere Citerna
La Chiesa di San Francesco si trova in corso Garibaldi, a Citerna (Perugia). Orari: da martedì a domenica, dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 17:30. Chiuso il lunedì. Ingresso 5 euro.
Citerna si raggiunge da sud con la A1 direzione Firenze, uscita Orte, poi E45 verso Perugia-Cesena, uscita San Giustino. Da nord: A1 fino a Bologna, poi A14 uscita Cesena Nord, da qui E45 fino a Sansepolcro, poi SS37 per Arezzo, direzione Citerna.
Visita al borgo di Citerna
Il borgo di Citerna merita una visita anche per una passeggiata tra le mura medievali che racchiudono la cittadina, e per le vedute panoramiche sull’Alta Valle del Tevere.
Il nucleo di Citerna è disegnato su due livelli urbanistici sovrapposti e si sviluppa anche nel sottosuolo, con gallerie, volte e numerose cisterne per raccogliere l’acqua piovana. A questo è probabilmente dovuto il suo nome.
Per rendersi conto della sua originale struttura “verticale” basta entrare nel Palazzo Comunale e scendere nel Salone degli Ammassi. Passeggiando lungo i camminamenti medievali, invece, si gode di una splendida vista che spazia tra Toscana, Marche e Romagna.
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