I paesaggi del Lago Trasimeno hanno ispirato scrittori e poeti. Le sue isole sono microcosmi da scoprire e i borghi che sorgono sulle sue sponde custodiscono castelli e chiese, tesori d’arte e insoliti musei.
Al Lago Trasimeno fra natura, storia e vedute da cartolina
In Umbria esiste un lago che inevitabilmente incanta chi ne percorre le sponde o ne solca le acque tranquille. È il Lago Trasimeno, la cui bellezza fu resa immortale da Lord Byron che lo paragonava ad un “velo d’argento”, per via dei riflessi degli ulivi che lo circondano.
La costa ovest del Trasimeno confina con la Val di Chiana in Toscana, e la parte a nord-ovest del suo territorio segna la zona di confine tra la provincia di Perugia, di cui il lago fa interamente parte, e le vicine province di Siena e Arezzo. Il Trasimeno è il quarto lago italiano per estensione, ma la sua profondità non supera i sei metri.
In origine era alimentato soprattutto dalle acque piovane e nel XIX secolo rischiò di essere prosciugato. Ma grazie all’impegno degli abitanti e a molti intellettuali capeggiati dal deputato Guido Pompilj (1855-1910), che fece realizzare un nuovo canale emissario, si riuscì ad evitare una catastrofe paesaggistica ed ecologica.
Il paesaggio scolpito dal “piccolo mare umbro” è a dir poco spettacolare e non stupisce che dopo Goethe e Stendhal, a decantarne le bellezze sia stata una poetessa, Vittoria Aganoor (1855-1910), moglie di Pompilj. “Isolette di sogno, verdi verdi, sdraiate come in abbandono d’estasi” diceva delle tre isole – Maggiore, Minore e Polvese – che punteggiano il lago, considerato sacro dagli Etruschi, che nelle sue acque vedevano la rappresentazione della volta celeste.
I suoi paesaggi naturali sono talmente straordinari da essere tutelati dal 1995 dal Parco Regionale del Lago Trasimeno. Ma a rendere unico l’ambiente di cui fa parte sono anche i borghi che lo circondano, ricchi di storia, arte e tradizioni.
Alla scoperta dei borghi del Lago Trasimeno: a Castiglione del Lago, il paese-castello
Castiglione del Lago si allunga come la prua di una nave su un promontorio ammantato di ulivi. Grazie alla sua posizione dominante sulle acque del lago è considerato la sentinella del Trasimeno, anche per via della duecentesca Rocca del Leone, così chiamata per la pianta pentagonale ispirata all’omonima costellazione.
Le tracce del suo florido passato sono evidenti nella cinta muraria che circonda il borgo, lungo la quale si aprono tre porte, due medievali e una del ‘500.
L’assetto urbanistico del borgo fu rinnovato da Ascanio della Crogna, condottiero e stratega militare, la cui famiglia, imparentata con papa Giulio III, acquisì la signoria del marchesato di Castiglione nel 1550.
Il Palazzo della Crogna, addossato alle mura porta il nome della dinastia e custodisce un mirabile ciclo di affreschi del XVI secolo, in gran parte opera del Pomarancio, in cui sono raffigurati temi legati a personaggi storici (come nella Sala di Cesare), mitologici e letterari.
Un camminamento coperto collega il palazzo alla Rocca del Leone, straordinaria terrazza sul lago. Presso la Porta Senese (uno dei tre varchi lungo la cinta muraria) sorge l’ottocentesca Chiesa di Santa Maria Maddalena, che conserva una pala d’altare del ‘500, la Madonna col Bambino, attribuita ad un discepolo del Perugino.
Panicale, uno tra i Borghi più belli d’Italia
Pochi chilometri a sud del lago, su un costone roccioso che domina lo specchio d’acqua, sorge Panicale, uno dei Borghi più belli d’Italia, da cui si ammirano tramonti da cartolina.
Panorami che hanno ispirato le opere del Perugino, pittore di cui restano molte testimonianze in questa terra e nella stessa Panicale. Nella Chiesa di San Sebastiano, ad esempio, si ammira il celebre affresco del Martirio di San Sebastiano (1505), mentre la Collegiata di San Michele Arcangelo, dalla facciata rinascimentale e dagli interni barocchi, custodisce bellissime opere degli allievi del pittore.
Nella Chiesa di Sant’Agostino, che ospita il Museo del Tulle, si scopre la tradizione locale del merletto e delle trine, mentre in quella della Madonna della Sbarra si trova il Museo di Arredi e Paramenti Sacri.
L’altra tappa imperdibile di Panicale è il piccolo Teatro Cesare Caporali, un vero gioiello ottocentesco.
In battello verso le isole del Trasimeno
Sulla sponda orientale del Lago Trasimeno sorge l’antico borgo di Magione, che era un luogo di passaggio per tutti i pellegrini che provenivano o erano diretti a Roma. Per assisterli, i Cavalieri dell’Ordine Ospitaliero di San Giovanni da Gerusalemme edificarono un ospizio che fu poi trasformato in fortezza per ragioni di sicurezza. Oggi, il Castello dei Cavalieri di Malta è uno dei simboli del borgo.
Gli Ospitalieri edificarono anche la Torre dei Lambardi, che svetta a un’altezza di trenta metri offrendo una splendida vista sul paesaggio circostante.
Un altro vicino borgo fortificato, Montecolognola, vanta i ruderi di un castello. Al suo interno, la Chiesa di Santa Maria Annunziata custodisce affreschi del XVI secolo.
Oasi Naturalistica La Valle
Nella località di San Savino, frazione del comune di Magione, si apre la splendida Oasi Naturalistica La Valle, una zona umida di acque basse e vasti canneti in cui sostano e nidificano numerosi esemplari di germani reali, folaghe, alzavole e altre specie di uccelli, che ne fanno una tappa imperdibile per gli amanti della natura e del birdwatching.
Un’altra frazione di Magione è San Feliciano, villaggio di pescatori allungato sulle rive del lago con il suo lungo pontile. Qui si trova il Museo della Pesca del Lago Trasimeno. Nella bella stagione dal suo porticciolo partono i traghetti per l’Isola Polvese, la più grande e selvaggia delle tre isole del Trasimeno.
Oggi disabitata, conserva numerose tracce del passato: la sua visita comprende la Chiesa di San Giuliano, il Castello Medievale, i ruderi della Chiesa di San Secondo (XI secolo) e il Monastero Olivetano (XV secolo) immersi tra ulivi e cipressi.
Tornati sulla terraferma, a poca distanza da Magione, sorgono i resti del Castello di Zocco, che per secoli fu il più possente insediamento militare della zona.
Passignano sul Trasimeno
Su uno sperone calcareo sorge Passignano sul Trasimeno, un altro tesoro medievale che fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia. Invita a rilassanti passeggiate sul lungolago e ad immergersi nell’atmosfera della Rocca Medievale, risalente ai Longobardi, con la torre panoramica e il piccolo Museo delle Barche. Qui si scoprono le imbarcazioni delle acque interne italiane: quelle tipiche del Trasimeno usate dai pescatori e le monossili, piroghe del 1200 ottenute scavando un unico tronco di quercia, ritrovate nelle acque del lago.
L’Isola Maggiore
Dal molo di Passignano partono in ogni stagione i traghetti per l’Isola Maggiore, l’unica abitata del lago. Qui si può passeggiare per le stradine del quattrocentesco villaggio in pietra dei pescatori, fermandosi davanti alla bella Pieve di San Michele Arcangelo, in stile romanico umbro, o davanti alla Casa del Capitano del Popolo (entrambe chiuse in inverno). Sono due delle tre tappe del Percorso Museale dell’Isola Maggiore.
La prima è un edificio del XIII secolo completamente affrescato, che custodisce un crocifisso ligneo del XV secolo del pittore perugino Bartolomeo Caporali.
La Casa del Capitano del Popolo, del XIV secolo ospita la parte centrale di un trittico del pittore senese Sano di Pietro e un crocifisso ligneo processionale. Entrambe le opere risalgono al XV secolo.
La terza tappa del percorso è rappresentata dal Museo del Merletto, ospitato nel quattrocentesco Palazzo delle Opere Pie, che accoglie una collezione di manufatti tradizionali realizzati a Punto d’Irlanda, tecnica introdotta nel 1904 dalla contessa Elena Guglielmi, che la insegnò alle figlie dei pescatori e fin dall’inizio rivestì grande importanza per l’isola.
Tuoro sul Trasimeno
Nella zona nord del lago sorge Tuoro sul Trasimeno, il cui nome evoca la famosa Battaglia del Trasimeno, combattuta nel 217 a.C. fra le legioni romane e i Cartaginesi di Annibale, che ne uscì vittorioso.
La storia di questo episodio è raccontata nel Museo di Annibale, all’interno del Palazzo del Capra. Il centro storico di Tuoro merita di sicuro una visita, ma altrettanto piacevole è una passeggiata all’imbrunire sul suo bellissimo lungolago, per godere delle splendide sfumature del Trasimeno, “tramonti augusti, tutti a grandi e fastosi padiglioni di porpora riflessi dal lago”, a volerlo dire con i versi di Vittoria Aganoor.
Foto di copertina: www.umbriadomani.it
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