In occasione dei 500 anni dalla morte di una delle figure più importanti del Rinascimento, nonché del genio più studiato e apprezzato di sempre, facciamo un viaggio sulle orme di Leonardo da Vinci in Toscana, sua amata terra d’origine, fra musei, chiese, mostre e i paesaggi di Firenze e del Montalbano.
Leonardo da Vinci in Toscana: viaggio da Firenze a Vinci
Un angelo così reale da proiettare un’ombra sul prato fiorito, con le ali perfette nei minimi particolari.
L’Annunciazione, realizzata per la chiesa di Monteoliveto, è uno dei tre capolavori di Leonardo esposti nella Sala 35 dell’ala ovest della Galleria degli Uffizi di Firenze, insieme al Battesimo di Cristo, realizzato nel 1475-78, quando lavorava nella bottega del Verrocchio, e all’Adorazione dei Magi, la tela lasciata incompiuta quando partì per Milano nel 1482.
Dopo un attento restauro ad opera dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze si può ammirare in tutta la sua ravvivata bellezza.
Il riallestimento della Sala Leonardo, all’interno degli Uffizi, è solo una delle iniziative promosse per celebrare il Genio nella sua terra.
Soprattutto perché nel 2019 ricorre l’anniversario dei 500 anni della morte del grande umanista, scienziato, inventore, architetto, botanico e padre dell’anatomia moderna, avvenuta ad Amboise, in Francia, il 2 maggio del 1519.
A Vinci per visitare il Museo e la Biblioteca Leonardiana
L’anniversario della morte è l’occasione giusta per seguire le orme di Leonardo da Vinci in Toscana, nei luoghi della sua giovinezza, in quelle terre coltivate a vite e olivo che gli furono d’ispirazione per gli studi e i paesaggi. Gli stessi che oggi ritroviamo nelle sue opere.
L’itinerario parte da Vinci, il borgo alle pendici del Montalbano, dove Leonardo nacque il 15 aprile del 1452.
Dall’alto della torre del Castello dei Conti Guidi il panorama spazia sui tetti rossi e le colline ondulate, fra campi di grano, filari di viti e olivi, pievi e casolari.
È il paesaggio più classico della Toscana, che si ritrova nei disegni e nelle tele di Leonardo. In fondo qui ha trascorso la sua giovinezza a contatto con la natura.
Quella natura tanto varia che gli permise l’osservazione dei flussi delle acque e del volo degli uccelli che gli tornarono utili negli studi in età matura. Dettagli che ispirarono le sue migliori invenzioni.
A Vinci tutto parla di Leonardo, dai paesaggi ai musei, con copie perfette dei suoi lavori
Figlio illegittimo di una giovane serva, Caterina, e di Ser Piero, notaio di Firenze, Leonardo fu battezzato nella Chiesa di Santa Croce, il cui campanile svetta sui tetti del borgo.
Il battesimo è avvenuto alla presenza di ben 10 fra padrini e madrine ed è testimoniato dall’iscrizione accanto al fonte battesimale, unica testimonianza rinascimentale che si è salvata dalle varie ristrutturazioni dell’edificio.
L’altra sezione del museo è allestita nel Castello dei Conti Guidi, dove sono esposti sessanta modelli di macchine, tra cui quelle da guerra, con riferimenti a schizzi e appunti dell’artista.
Il soffitto della galleria è quasi completamente occupato dalla grande ala articolata, la macchina per sfruttare le correnti aeree, dotata di ali simili a quelle dei pipistrelli o dei grandi volatili.
Infine, nella Biblioteca Leonardiana, tra i principali centri per gli studi leonardiani in Italia, frequentata da studiosi di tutto il mondo, sono custodite oltre 16.500 opere di e su Leonardo da Vinci e vi si ammirano le copie di tutti i manoscritti e i disegni dell’artista, oltre alle edizioni stampate a partire dal ‘600.
Leonardo da Vinci in Toscana: dalla Casa Natale alle ville del Montalbano
Dalla Vergine delle Rocce e dalla Gioconda del Museo del Louvre alla Dama con l’Ermellino del Museo Nazionale di Cracovia, passando per l’Ultima Cena di Milano.
Per arrivare a Villa del Ferrale si può seguire la Strada Verde, l’antico percorso per Anchiano, che permette di fare un viaggio nel tempo e di calarsi nei panni dell’allora giovane artista che vagava per queste campagne intento a fare le sue prime osservazioni sulla natura e gli elementi.
La Strada Verde (itinerario n.14) è il sentiero pedonale e ciclabile di circa due chilometri che collega il borgo di Vinci alla casa in cui nacque Leonardo. Un itinerario che attraversa il tipico paesaggio toscano inoltrandosi fra terrazzamenti di viti e olivi sul tracciato della vecchia Via Botanica, la strada che era solito percorrere Giuseppe Garibaldi durante la sua permanenza alla Fattoria del Ferrale nel 1867.
Come documentato dallo storico Gustavo Uzielli, l’Eroe dei due mondi, ospite del Conte Masetti, proprietario della villa di cui fa parte la casa di Leonardo, «alle 4 del mattino si alzava, prendeva una doccia fredda e per via Botanica faceva una gita a Anchiano alla casa di Leonardo per cercare di acquistare, diceva egli, qualche cosa del genio di quel grand’uomo».
È percorso ogni anno da migliaia di visitatori che vogliono seguire le tracce del Genio ripercorrendo i luoghi più significativi della sua vita. Lungo il sentiero, infatti, si trova anche la deviazione che porta alla pescaia quattrocentesca, utilizzata per secoli per regolare l’affluenza d’acqua verso il canale che alimentava il Mulino della Doccia all’ingresso di Vinci.
Lo stesso mulino che Leonardo riproduce in suo disegno (tavola 765r) dei primi del ‘500, contenuto nel Codice Atlantico, la più ampia raccolta di testi e disegni dell’artista toscano, custodita nella Biblioteca Ambrosiana di Milano.
INFO PRATICHE STRADA VERDE – Lunghezza percorso: 1.800 metri; tipo di percorso: pedonale, ciclabile; fondo stradale: sterrato con alcuni tratti asfaltati. Difficoltà: facile.
Alla fine del tragitto si arriva a Villa del Ferrale, la Casa natale di Leonardo da Vinci, una dimora di campagna in pietra, immersa nel verde degli ulivi, dove un ologramma a grandezza naturale racconta la vita del Genio, che giovanissimo lasciò Vinci per diventare apprendista nella bottega del Verrocchio, maestro anche di Botticelli.
Per compiere questo itinerario ci sono i tour guidati andata e ritorno da Firenze, comprensivi di pranzo.
Villa Medici di Cerreto Guidi
Il viaggio sulle tracce di Leonardo da Vinci in Toscana prosegue fra leggenda e realtà in altri luoghi simbolo della vita dell’artista.
Per tornare a Firenze da Vinci, anziché seguire la Valle dell’Arno conviene percorrere le strade panoramiche del Montalbano, terra di Leonardo e di prestigiosi vini e olio Igp: questa era la montagna a cui erano legati i Medici, grandi appassionati di caccia che avevano qui la loro riserva, il Barco Reale.
La Villa Medici di Cerreto Guidi, infatti, nacque proprio come casino di caccia di Cosimo I, forse su progetto di Bernardo Buontalenti. Ha una splendida architettura rinascimentale e gli arredi sono di Stefano Bardini, antiquario che donò la sua straordinaria collezione alla città di Firenze.
In occasione dell’Anno Leonardiano 2019 in Toscana, il museo della villa propone la mostra intitolata Il volo tra Pisanello e Leonardo da Vinci (dal 14 settembre 2019 al 7 gennaio 2020), che ruota intorno alla storia della caccia con il falcone dal Medioevo fino agli studi di Pisanello e Leonardo da Vinci sui soggetti animali, in particolare di uccelli.
Sarà qui esposto il famoso Codice sul Volo degli Uccelli di Leonardo, un’opera fondamentale per capire l’enorme interesse dell’artista per il volo.
Villa Medicea di Artimino
Un’altra splendida dimora del territorio, nell’ultimo lembo del Montalbano, in cui si è attestata la presenza di Leonardo da Vinci in Toscana è la Villa Medicea di Artimino, detta anche La Ferdinanda o Villa dei Cento Camini, collegata da un lungo viale di cipressi al borgo di Artimino.
Anche qui, a settembre, è stata dedicata una mostra a Leonardo da Vinci. Nell’antica cucina delle Cantine Granducali dell’edificio si ammira ancora oggi il girarrosto da lui disegnato.
Hotel a Vinci e dintorni
Antica Bottega di Vinci, nella frazione di Lugnano, proprio sopra la Casa natale e vicino ai sentieri più belli delle Terre di Leonardo, un b&b affacciato sulle colline e la Valle dell’Arno, offre tre camere in stile rustico con uso cucina. Indirizzo: Lugnano, Via Sant’Amato 121. Prezzi: da 60 a 75 € con colazione.
Tenuta di Artimino Apartments. All’inizio del XVII secolo era la residenza dei paggi della tenuta dei Medici;oggi è un elegante hotel con 37 camere che hanno conservato gli arredi originali: Camini, travi in legno, pavimenti in cotto. Offre ristorante, luxury Spa, piscina e campo da tennis. Indirizzo: Artimino, Viale Papa Giovanni XXIII, 1. Prezzi: da 69 a 190 € con colazione.
Villa Dianella. Sono tre le camere id questa villa che fu capanno di caccia nel XVI secolo. Ha mobili pregiati e travi a vista, offre colazione con dolci e marmellate della casa, lezioni di cucina, degustazioni di olio e visita alla cantina. Indirizzo: Vinci, località Dianella, via Dianella 48. Prezzi: da 110 a 130 €con colazione.
Ristoranti consigliati a Vinci, giudizio buono su TripAdvisor
Antica Cantina di Bacco, si trova sulla strada principale di Vinci, offre oltre 400 etichette di vini da tutto il mondo. La cucina è toscana con specialità come tagliatelle al ragù di cinghiale o la ribollita. Ha anche una bella scelta di crostoni e taglieri. Indirizzo: Vinci, Piazza Leonardo da Vinci 3. Prezzo medio: 20 €.
La Burra di Vinci, è un agriturismo ricavato da un mulino del ‘600, circondato da una tenuta che produce olio, vino e verdure. Offre una cucina semplice che utilizza i prodotti e le erbe dell’orto che cariano con le stagioni. Indirizzo: Vinci, via Orbignanese 15. Prezzo medio: 20 €.
Da Delfina, ristorante affacciato sulla villa medicea di Artimino, è famoso per il coniglio con le olive e i pinoli. Offre una cucina toscana verace, con crostini, pappardelle al sugo di lepre, ribollita, fritto misto alla toscana. Indirizzo: Artimino, Carmignano, Via della Chiesa 1. Prezzo medio: 35 €.
Ritorno a Firenze: il Museo del Bargello e il mistero di Palazzo Vecchio
L’itinerario sulle tracce di Leonardo da Vinci in Toscana continua a Firenze, precisamente al Museo del Bargello, dove il padre, Ser Piero, prestava la sua opera di notaio e dove alcuni studiosi hanno ipotizzato l’intervento dell’artista su alcune sculture, come la Dama col Mazzolino del Verroccchio.
Proprio accanto, nella Badia Fiorentina, il più antico monastero di Firenze, si troverebbe la tomba della famiglia di Leonardo, ma non se ne conosce l’esatta ubicazione.
Come si sono perse le tracce della mitica Battaglia di Anghiari nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, ricoperta dagli affreschi di Giorgio Vasari.
Probabilmente Leonardo la dipinse usando la tecnica dell’encausto, che prevedeva il fissaggio dei colori attraverso l’utilizzo di una fortissima fonte di calore, che cercò di creare facendo posizionare dei grossi bracieri sotto l’affresco.
La procedura, purtroppo, non ebbe l’esito sperato, in quanto non si riuscì a distribuire in modo uniforme il calore sull’intera opera, probabilmente a causa delle sue grandi dimensioni. L’affresco venne danneggiato in modo irrimediabile. Nonostante questo, il dipinto della Battaglia di Anghiari a Palazzo Vecchio rimase visibile per alcuni anni e diversi pittori lo riprodussero, tra cui Rubens, la cui copia è custodita al Museo del Louvre.
Grazie a queste riproduzioni e ad alcuni scritti di Giorgio Vasari, abbiamo la testimonianza di questa grande opera eseguita da Leonardo da Vinci, prima di essere ricoperta dal monumentale affresco dello stesso Vasari.
Il mistero della Battaglia di Anghiari: scomparsa o nascosta dietro una scritta?
Giorgio Vasari, pittore, architetto e storico dell’arte italiano, era un grande estimatore di Leonardo e molti studiosi pensano che non avrebbe mai coperto un dipinto dell’artista con uno dei suoi lavori.
Ad avvalorare questa tesi ci sarebbe un indizio lasciato dallo stesso pittore nel suo affresco: una piccola bandiera con la scritta “Cerca trova” che farebbe pensare che la sua opera non abbia coperto quella di Leonardo.
Piuttosto l’abbia preservata, lasciando addirittura un’indicazione che permettesse di ritrovarla. Recenti indagini avrebbero rivelato la presenza di un’intercapedine fra la parete su cui il Vasari ha effettuato il suo affresco ed una parete preesistente.
Questo fa pensare che il Vasari abbia fatto erigere un nuovo muro su cui dipingere il suo capolavoro, proprio per salvare il lavoro del collega, un’opera, che per quanto non abbia soddisfatto le aspettative dello stesso Leonardo, ricevette grande ammirazione dai suoi contemporanei.
L’ipotesi, ma soprattutto la speranza, è che una tale esecuzione, così densa di storia, non sia andata perduta, ma si trovi ancora intatta dietro l’opera del Vasari, a poche decine di centimetri dall’osservatore. Finora, le ricerche e le ispezioni non hanno prodotto risultati.
Forse un giorno, le moderne tecniche di indagine, riusciranno a svelare il mistero che si cela nelle sale di Palazzo Vecchio.
Dall’Ospedale di Santa Maria Nuova a Santo Stefano al Ponte
Tra i luoghi più frequentati da Leonardo da Vinci in Toscana c’è l’Ospedale di Santa Maria Nuova, dove si recava non solo per i suoi studi di anatomia, ma perché qui aveva la sua “banca” e vi depositava libri e manoscritti.
Leonardo aveva anche un forte legame con la Basilica Santissima Annunziata vicino allo Spedale degli Innocenti, con il bel chiostro affrescato dal Pontormo e Andrea del Sarto, dove l’artista vinciano soggiornò intorno al 1500 mentre eseguiva gli affreschi dell’altare maggiore.
A poca distanza, nel Museo di San Marco, si ammira l’Ultima Cena del Ghirlandaio con il gatto e le ciliegie che, insieme a quella dipinta da Andrea del Castagno nel Cenacolo di Sant’Apollonia, ha sicuramente condizionato Leonardo per la realizzazione dell’Ultima Cena, il suo capolavoro milanese.
Un progetto culturale, formativo e di grande impatto visivo, rivolto soprattutto alle famiglie.
La Da Vinci Experience dedica particolare attenzione alle macchine progettate da Leonardo.
Oltre alle riproduzioni di studi e disegni, ci sono delle postazioni che offrono l’esperienza della realtà virtuale in 3D: ad esempio si può navigare con la barca a pale o entrare nel carro armato progettato dal genio toscano e interagire con i suoi meccanismi.
Si possono ammirare anche i modelli delle macchine di Leonardo, riprodotte partendo dai disegni originali, a grandezza naturale o in scala.
Infine, ci si lascia catturare dalle multiproiezioni in video mapping, dal dolby-surround, dagli oculus (gli occhiali per la realtà virtuale) e i video del cinema 10D, che permettono di conoscere a fondo e, soprattutto, in realtà aumentata la vita straordinaria del grande inventore toscano, uomo dalla mente poliedrica che passava con pari genialità dalla scienza alla pittura, all’anatomia, all’architettura. Il modo migliore per concludere lo straordinario viaggio sulle orme di Leonardo da Vinci in Toscana.
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Indirizzi, orari e biglietti d’ingresso dei luoghi proposti nell’itinerario
Gallerie degli Uffizi, Firenze, Piazzale degli Uffizi 6. Orario: da martedì a domenica, dalle 8:15 alle 18:50; chiuso il lunedì. Biglietto d’ingresso 20 € (da novembre a febbraio 12 €). Il consiglio è di prenotare in anticipo per evitare lunghe attese. Biglietti salta fila in vendita online.
Museo Leonardiano, Vinci (FI) Palazzina Uzielli (biglietteria e sede museale) e Castello dei Conti Guidi. Orario: 9:30-19, terrazza (fino a ottobre) 10:30-18:30. Biglietto d’ingresso cumulativo con Casa Natale di Leonardo ad Anchiano e la mostra Leonardo e la Pittura a Villa del Ferrale, 11 €.
Biblioteca Leonardiana, Vinci (FI), Via La Pira 1. Orario: lunedì, mercoledì e giovedì dalle 15:00 alle 19:00; martedì e venerdì 9-13, chiuso sabato e domenica. Ingresso gratuito.
Leonardo e la Pittura, Vinci (FI), Villa del Ferrale, località Anchiano, Via di Anchiano 16. Orario: aperto fino a ottobre, dalle 10:30 alle 19:30. Ingresso cumulativo con Museo Leonardiano e Casa Natale di Leonardo 11 €.
Casa Natale di Leonardo Vinci, località Anchiano, Via Anchiano. Orario: da marzo a ottobre dalle 10:00 alle 19:00, da novembre a febbraio dalle 10:00 alle 17:00. Ingresso cumulativo con Museo Leonardiano e Casa Natale di Leonardo 11 €.
Villa Medicea di Cerreto Guidi, Cerreto Guidi (FI), Via dei Ponti Medicei 7. Orario: 9-18, da ottobre 10-18, domenica sempre 10-19. Ingresso gratuito.
Museo del Bargello Firenze, Via del Proconsolo 4. Orario: 8:15-17; chiuso il 1°, 3° e 5° lunedì del mese e 2ª e 4ª domenica del mese. Biglietto d’ingresso 13 €.
Palazzo Vecchio, Firenze, Piazza della Signoria. Orario: dalle 9:00 alle 23:00, da ottobre dalle 9:00 alle 19:00, giovedì sempre dalle 9:00 alle 14:00. Torre di Arnolfo 9-21, da ottobre 10-17, giovedì sempre 9-21, da ottobre 10-17, giovedì sempre 9-14. Biglietto d’ingresso 16 €, comprensivo di visita a museo e torre.
Basilica Santissima Annunziata Firenze, Piazza della Santissima Annunziata. Orario: 7:30-12:30 e 16:00-18:30 (ad agosto orari variabili). Ingresso gratuito.
Museo di San Marco Firenze, Piazza San Marco 3. Orario: 8:15-13:50, sabato e domenica 8:15-16:50. Chiuso la 1ª, 3ª e 5ª domenica del mese e il 2° e 4° lunedì del mese. Biglietto d’ingresso 4 €.
Cenacolo di Sant’Apollonia Firenze, Via XXVII Aprile1. Orario: 8:15-13:50. Chiuso 1°, 3° e 5° fine settimana del mese.
Da Vinci Experience Firenze, Santo Stefano al Ponte, Piazza Santo Stefano 5. Orario: 10-19:30. Fino al 3 novembre 2019. Biglietto d’ingresso 13 € più 2 € per la realtà virtuale.
Per ammirare le macchine di Leonardo a Firenze, oltre alla mostra temporanea Da vinci Experience si va al Leonardo Da Vinci Museum, il museo fiorentino dedicato a Leonardo.
Oltre a vedere da vicino la ricostruzione delle macchine volanti, da guerra e per l’ingegneria civile, si può interagire con alcuni modelli per farli muovere e comprenderne il funzionamento. Indirizzo: Via degli Svevi 66. Orario: 10-18. Biglietto d’ingresso 7 €.
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