Nella mostra Kandinskij a Milano si ammirano circa cinquanta opere del pittore russo che danzava tra i colori come uno sciamano.
Mostra Kandiskij Milano: pura magia
Nuvole, castelli, fate, cerchi e quadrati. Cose infantili? Ovviamente no: il genio di Kandinskij è inarrivabile, insondabile, un vero mistero. Un artista che ha costruito tutto sulla magia, dai dipinti “primitivi” a quelli che l’hanno reso il padre dell’astrattismo lirico. Nel 1911, dieci anni dopo aver rinunciato ad una brillante carriera da avvocato, nel saggio Lo spirituale nell’arte, Kandinskij spiegava come una certa combinazione di colori, forme e ritmo della composizione, bastasse a comunicare le parole del cuore.
Al Mudec, antichi rituali e capolavori
Kandinskij prese parte ad una spedizione diretta in Siberia, durante la quale, in qualità di etnologo, ebbe la possibilità di approfondire la conoscenza dei sirieni, una piccola etnia della Vologda, dove studiò la mistica dello sciamano, dall’antico termine altaico saman, colui che presiedeva alle cerimonie religiose e ai riti di guarigione facendo da tramite fra il mondo reale e quello ultraterreno.
Sugli interessi e le passioni di Kandinskij avrà probabilmente influito l’aver avuto un padre di origini siberiane o l’aver trascorso parte dell’infanzia a Mosca, a Monaco, al Bauhaus di Weimar, a Dessau, Berlino e Parigi, prima di trasferirsi a Odessa, fatto sta che nella breve autobiografia del 1913, Sguardo al passato, scrive: “Per fortuna la politica non mi assorbì completamente e i miei studi mi aiutarono a sviluppare il pensiero astratto”. Perché grazie a questo sono nati i suoi capolavori.
Chi era Kandinskij
Info utili:
la mostra Kandinskij, il cavaliere errante, è visibile al Mudec di Milano fino al 9 luglio 2017. Orari: lunedì 14:30-9:30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9:30-19:30. Giovedì e sabato 9:30-22:30. La biglietteria chiude un’ora prima. Biglietti: intero 12,00 euro; ridotto 10,00 euro. Sede: Mudec – Museo delle Culture, via Tortona 56, Milano.
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