Per questo motivo fece scavare il pozzo, iniziato nel 1527 e terminato nel 1537, tre anni dopo la sua morte. La sua realizzazione fu affidata ad Antonio da Sangallo il Giovane. Per l’epoca era un’opera tecnologicamente all’avanguardia. Profondo 62 metri e con un diametro di 13, il pozzo è affiancato da due scale elicoidali che si intrecciano senza mai incontrarsi. Questa soluzione permetteva agli animali da soma, addetti al trasporto dell’acqua in superficie, di non incrociarsi mai lungo il cammino. Il pozzo è percorso da 248 scalini e illuminato da 70 finestroni che si affacciano sul fondo.
Il nome di San Patrizio cominciò a circolare quando il pozzo passò dai militari ai frati Serviti, del vicino convento dei servi di Maria. Furono loro ad alimentare la leggenda secondo cui il santo irlandese avesse individuato proprio lì una caverna che dava accesso al Purgatorio. In realtà i frati citavano la storia dell’omonimo pozzo che si trova su un isolotto del Lough Derg, in Irlanda, secondo cui Cristo avrebbe indicato la caverna a San Patrizio, che era solito ritirarsi in preghiera sull’isola, affinché mostrasse ai fedeli increduli che vi si avventurassero, le pene dell’Inferno. In cambio avrebbero ottenuto la remissione dei peccati e l’accesso al Paradiso.
Info utili:
il Pozzo di San Patrizio, si trova in viale Sangallo, ed è visitabile a Gennaio, Febbraio, Novembre e Dicembre dalle 10:00 alle 17:00; a Marzo, Aprile, Settembre e Ottobre, dalle 09:00 alle 19:00; a Maggio, Giugno, Luglio e Agosto dalle 9:00 alle 20:00.
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