Il Palazzo Reale di Genova è una reggia in miniatura che in passato è stata la residenza di due importanti dinastie genovesi e della famiglia Savoia. Il cortile d’onore, le sale da ballo, i giardini, gli affreschi, gli stucchi e le sculture ne fanno un imperdibile scrigno d’arte.
Palazzo Reale di Genova, scrigno di storia e arte sul mare
Il capoluogo ligure vanta un ricco patrimonio di dimore nobiliari: sono ben 42 i palazzi genovesi protetti dall’Unesco. La gemma più preziosa di Genova è sicuramente Palazzo Reale, noto anche come Palazzo Balbi. Questa dimora sei-settecentesca, oggi polo museale, merita una visita perché conserva intatti non solo gli ambienti d’epoca, ma anche gli stucchi, gli affreschi, gli arredi e le suppellettili.
In più, la sua Pinacoteca custodisce le opere dei maggiori artisti barocchi liguri, oltre a capolavori di Tintoretto, Luca Giordano, Guercino, Anton Van Dick, Ferdinand Voet e Jacopo Bassano.
La sua costruzione iniziò nel 1620 ad opera dei Balbi. Nel 1677, l’intero complesso fu venduto alla famiglia Durazzo, che affidò all’architetto Carlo Fontana il compito di trasformare l’edifico.
A questo periodo risalgono il giardino pensile su via Prè e la splendida Galleria degli Specchi, per la quale l’architetto si ispirò alle grandi gallerie dei Palazzi Colonna e Doria Pamphilj a Roma, e soprattutto alla Galerie de Glaces della reggia di Versailles.
È l‘ambiente più famoso del Palazzo Reale di Genova, giunto fino a noi praticamente intatto nella decorazione voluta da Gerolamo II Durazzo e realizzata da Domenico Parodi, il pittore più noto del settecento genovese. Lo straordinario apparato decorativo della Galleria comprende opere pittoriche, architettoniche e scultoree in un unicum magnifico che all’epoca serviva a celebrare la ricchezza e il potere dei proprietari del Palazzo.
Al suo interno si ammira la collezione di sculture classiche dei Durazzo, per lo più originali sculture romane, e opere in marmo bianco realizzate da Filippo Parodi, padre di Domenico. La decorazione pittorica realizzata da quest’ultimo, invece, si ispira all’antichità classica e comprende magnifiche scene con Apollo e Marsia e con Bacco e le menadi, la Toeletta di Venere e altre figure che rappresentano le Virtù e gli antichi imperatori.
Tutte le scene seguono il filo conduttore della moralità, probabilmente ispirato dai Gesuiti, il cui collegio, che sorge di fronte al palazzo, era sostenuto dai Durazzo. Le divinità antiche quali Venere, Bacco e Apollo con Marsia, simboleggiano i Vizi che portarono alla rovina i grandi imperi dell’antichità, qui rappresentati dai quattro imperatori raffigurati nei medaglioni ovali della Galleria: Sardanapalo, Tolomeo, Dario e Romolo Augustolo, mentre le figure femminili sono le allegorie delle Virtù teologali e cardinali che ispiravano i Durazzo, il cui stemma fa bella mostra al centro della Galleria.
Nel 1824 Palazzo Durazzo fu acquistato dai Savoia, all’epoca in cerca di una sede di rappresentanza a Genova, annessa pochi anni prima al Regno di Sardegna. Al Piano Nobile del Palazzo i Savoia fecero allestire l’Appartamento del Duca degli Abruzzi, noto anche come Appartamento dei Principi Ereditari: dieci sale riccamente decorate e arredate con mobili e tessuti ottocenteschi. È un magnifico esempio di appartamento reale, oggi visitabile su prenotazione.
Il Museo di Palazzo Reale è inserito insieme alle Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola nella “Card” dei Musei di Genova.
Foto di copertina Beniculturali.it
Info utili
Il Palazzo Reale di Genova si trova in via Balbi 10. Ingresso: biglietto intero 10,00 €; ridotto 2,00 €. Orari: dal martedì al sabato, dalle 13:30 alle 19:00.
La visita comprende il maestoso atrio affrescato, il cortile d’onore, il giardino pensile e l’Appartamento Nobile al secondo piano, con gli ambienti di rappresentanza: la Sala del Trono, il Salone da Ballo e la Galleria degli Specchi. L’appartamento del Duca degli Abruzzi, è visitabile alle ore 15:00 di ogni venerdì, solo su prenotazione allo 0102710236.
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