Oltre ad essere la capitale del divertimento balneare, Rimini vanta un importante patrimonio storico e culturale, testimoniato da gloriose rovine romane, di cui si ammirano maestose vestigia perfettamente conservate. Per scoprire l’altro volto della città, bisogna visitarla fuori stagione.
Si inizia dall’Arco di Augusto, il trionfale ingresso della città costruito nel 27 a.C. in onore di Cesare Ottaviano Augusto. Dalle straordinarie decorazioni dell’arco in pietra d’Istria, risulta evidente l’importanza di questa colonia dell’Impero Romano. Su entrambe le facciate spiccano le teste di bue, mentre ad attirare l’attenzione sui capitelli corinzi, sono le quattro divinità: Apollo, Giove, Minerva e Nettuno.
L’altro sorprendente monumento romano, realizzato sempre in pietra d’Istria, è il Ponte di Tiberio, simbolo della città, presente anche sulla sua bandiera. Risale al 21 a.C., le sue cinque arcate sovrastano il fiume Marecchia e segnano l’inizio della Via Emilia.
Qui si trova Borgo San Giuliano, uno degli angoli più suggestivi di Rimini, tanto amato da Federico Fellini e sua moglie.
In questo pittoresco quartiere, uno dei più antichi della città, con le stradine stette e le belle case colorate, si ripercorre la filmografia del regista riminese, con i murales ispirati alle più belle scene dei suoi film, da La dolce vita a Le notti di Cabiria.
A SPASSO NELLA STORIA
Tornando verso il centro, in Piazza Ferrari, si scopre uno dei più interessanti siti romani mai rinvenuti: la Domus del Chirurgo. Al complesso archeologico, tornato al suo antico splendore dopo 18 anni di restauro, si fa un viaggio nella storia attraverso i resti della casa in cui abitava e operava il medico. Risale al II secolo d.C. e conserva straordinari mosaici pavimentali e ambienti di vita quotidiana in cui sono stati ritrovati oltre 150 strumenti chirurgici che rappresentano il più ricco corredo medico antico mai rinvenuto.
Una passeggiata per il centro storico, porta alla scoperta di altri gioielli, come il Tempio Malatestiano, la cattedrale progettata da Leon Battista Alberti nel XV secolo. È il massimo monumento riminese nonché una delle opere architettoniche più importanti del primo Rinascimento in Italia. Custodisce veri e propri capolavori tra i quali l’affresco di Piero della Francesca, Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a San Sigismondo (1451), e il Crocifisso su tavola di Giotto (1300).
Luogo di incontro riminese per eccellenza, è piazza Cavour, la più importante della città fin dal Medioevo. Vi si affacciano il Palazzo dell’Arengo, il seicentesco Palazzo Comunale, il Palazzo del Podestà con la torre, il Teatro comunale e la Pescheria.
Al centro campeggiano il monumento a Paolo V e la Fontana della Pigna.
Alle spalle della piazza, sorge Castel Sismondo, un tempo Rocca dei Malatesta, oggi prestigiosa sede museale. Da diversi anni è divenuto il tempio dell’arte grazie a mostre di grande interesse. È stato scelto da Linea d’Ombra per festeggiare i suoi quindici anni di attività, e grazie a questa ricorrenza, si potranno ammirare fino al 3 giugno 2012, circa ottanta capolavori che hanno reso grande l’arte di ogni nazione. La mostra intitolata “Da Veermer a Kandinsky. Capolavori dai musei del mondo a Rimini“, ripercorre ben sei secoli di storia dell’arte, con opere del Cinquecento veneziano, del Seicento spagnolo, fino all’Ottocento francese, per un affascinante viaggio nei secoli d’oro dell’arte europea.
Per maggiori informazioni sulla mostra, clicca qui.
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