Nella mostra Storie dell’Impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin, allestita al Museo di Santa Caterina di Treviso, si ammirano le opere dei grandi artisti dell’Impressionismo.
Mostra Storie dell’Impressionismo Treviso: capolavori da Van Gogh a Gaugin
L’esposizione, magistralmente curata dalla fondazione Linea d’Ombra, è interamente dedicata alle Storie dell’Impressionismo.
Nel percorso espositivo si ammirano 140 opere, tra dipinti, fotografie e incisioni a colori sul legno, che raccontano la genesi e la parabola del movimento che ha inevitabilmente segnato, fatto e rivoluzionato la storia dell’arte.
Attraverso i suoi protagonisti, la mostra storica ripercorre il mezzo secolo che va da metà dell’Ottocento fino ai primi anni del Novecento, attraverso opere bellissime che portano il visitatore alla scoperta di una delle maggiori rivoluzioni della storia dell’arte di tutti i tempi.
Grazie a capolavori provenienti da alcuni dei più importanti musei del mondo e da collezioni private che li hanno eccezionalmente concessi, si ha la possibilità di scoprire e approfondire una bellezza sconosciuta, attraverso la pittura francese del XIX secolo.
Quel senso di Monet per la luce che cambiò il corso della pittura
È la casa di Claude Monet, e il suo giardino diventa “il giardino” per eccellenza nei dipinti di paesaggio del movimento impressionista, di cui il pittore francese è il padre nobile.
Ma chi erano gli “impressionisti e come hanno rivoluzionato l’arte che oggi si ammira nella mostra a loro dedicata a Treviso?
Per otto edizioni, alcuni pittori francesi parteciparono alle mostre dei Salon, le esposizioni biennali di pittura e scultura che si tenevano a Parigi. Esponevano ritratti e autoritratti, paesaggi e marine. Facevano una pittura nuova, ma con lo sguardo rivolto ai grandi maestri del passato: Corot e Courbert. E anche se un critico poco lungimirante, alla prima mostra del 1874, nell’atelier del fotografo Nadar, li ridicolizza chiamandoli “Impressionisti”, dopo di loro, niente è stato più come prima.
Provate a fare un confronto tra il Ritratto di George Sand di Eugène Delacroix (1838) e La Piccola Irene (foto copertina) di Pierre-August Renoir (1880).
Il primo, nonostante la sua impetuosa vena romantica, dipinge secondo la perfezione estatica di Raffaello, mentre Renoir, estasiato fino al turbamento dallo splendido viso di una ragazzina dai capelli rossi, dà vita ad una tela rivoluzionaria per ciò che riguarda il lavoro sulla luce e l’intensità psicologica.
La particolarità e l’originalità delle sue opere, infatti, come quelle di Manet, Pisarro, Monet, Sisley, Van Gogh e Gaugin (gli altri impressionisti e post-impressionisti), stava proprio nel fare pittura con la luce e costruire con il colore, usando lo scontornato ovunque, perfino sulle ombre, mai nette, a cui si dava solo il fantasma, ovvero l’impressione.
Info utili
La mostra Storie dell’Impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gaugin, sarà visitabile dal 29 ottobre al 17 aprile 2017 al Museo di Santa Caterina di Treviso in Piazzetta Mario Botter, 1.
Orari della mostra: da lunedì a giovedì dalle 9:00 alle 18:00; da venerdì a domenica dalle 9:00 alle 19:00. Chiuso il 24 dicembre.
Il costo del biglietto è di 14,00 € per quello intero; 11,00 € quello ridotto per studenti fino ai 26 anni e gli over 65; 8 € il ridotto per i minorenni.
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