A Tozeur si fa un viaggio tra le dune della parte centrale e meridionale della Tunisia, fra oasi, villaggi berberi e case troglodite, dove ancora oggi, gli uomini liberi del deserto, vivono come decenni fa. Un viaggio intorno all’uomo in un luogo carico di suggestione.
Tozeur, un’oasi verde nel deserto tunisino
Tozeur, una delle città più belle del sud del Paese, è un’ottima base di partenza per esplorare la regione, grazie a strutture turistiche di buon livello, al fatto che qui atterrano i voli provenienti da Tunisi, e per il suo essere al centro di una piccola area che vanta siti di grande interesse storico.
Siamo nel Jerid, una stretta striscia di terra che si estende tra Chott el- Jerid e Chott el-Gharsa, due laghi salati, per la maggior parte dell’anno completamente asciutti. Creano un paesaggio lunare di rara bellezza. Il Jerid è anche la zona in cui crescono i famosi datteri tunisini, grazie alla presenza di fitti palmeti che circondano città e villaggi del luogo.
Ebbe il suo massimo splendore tra il XIV e il XIX secolo, durante l’era delle grandi carovane di cammelli, che qui trovavano ristoro dopo la lunga traversata del Sahara. La visita inizia dal centro storico, l’Ouled el-Hadef, dove si trovano testimonianze di quel periodo.
Fu edificato per ospitare il clan el-Hadef nel 1.300 e nei secoli si è ingrandito grazie ai commerci delle carovane. Qui si passeggia tra i coloratissimi vicoli coperti e le piazzette, tra edifici tradizionali con le facciate ricoperte da mattoni sporgenti. Formano uno stile architettonico unico al mondo.
Perdersi nei vicoli, è il modo migliore per conoscere l’Ouled el-Hadef, dove si scopre il piccolo Musée Archéologique et Traditionnel, che custodisce i reperti archeologici della zona e gli abiti tradizionali. Ospita anche mostre temporanee sulla cultura berbera (orario: da martedì a domenica, dalle 8:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:30. Ingresso € 0,70).
E la sera, grazie all’illuminazione assolutamente suggestiva, vale la pena visitare il Museo Dar Charait, all’interno del complesso omonimo. Custodisce preziose collezioni di ceramiche, reperti archeologici, gioielli e abiti tradizionali. L’ambiente è reso unico dal cortile al centro delle sale museali, dove sono state ricreate scene di vita presente e passata: dalle tende beduine, all’hammam, fino alle scene di un tipico matrimonio tunisino (il museo si trova in avenue Abdulkacem Chebbi; orari: da lunedì a domenica, dalle 8:00 alle 24:00. Ingresso € 0,80).
Subito fuori dal museo si apre un sentiero che conduce alle Rocce del Belvedere. Venti minuti di cammino, ripagati, soprattutto al tramonto, da una vista spettacolare sull’oasi di Tozeur e sul lago salato.
L’oasi ha vari appezzamenti, irrigati da più di 60 milioni di litri d’acqua al giorno che sgorgano da ben 200 sorgenti. Lungo i canali di irrigazione si snodano diversi sentieri che portano al cuore della palmeraie, mentre passeggiando nell’oasi, tra fichi, palme da dattero e melograni, si raggiunge l’antico villaggio di Abbes, dove si trova la tomba del marabut Sidi Bou Lifa, l’uomo santo.
Se state pensando ad un viaggio in Tunisia, vi consiglio di affidarvi ad una guida esperta che vi faccia scoprire tutti i tesori di questa magnifica terra. Non è difficile organizzare il soggiorno, vi basta prenotare l’aereo per Tunisi e il Tour di sette giorni in Tunisia.
Oltre a Tozeur, si visitano altre bellissime città, come Qayrawan, Matmata, Susa e Grammarth. E’ un soggiorno organizzato che comprende il pernottamento in hotel nelle varie località che si visitano, con trattamento di mezza pensione, le escursioni e le attività con guida in italiano, veicolo, conducente e i vari biglietti per le attrazioni. Trovate tutte le indicazioni sul sito.
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