Tre cose da vedere in Molise: laghi color smeraldo ai piedi di cime rocciose, un borgo medievale arroccato e un santuario che sembra un castello delle fiabe.
Cartoline d’Italia: tre cose da vedere in Molise
1- Le Mainarde
All’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, fra le province di Frosinone e Isernia, si sviluppa la catena delle Mainarde, con alte cime calcaree e strapiombi. Un’area caratterizzata da una natura rigogliosa e selvaggia, dove ancora vivono lupi, aquile reali e diversi esemplari di orso bruno marsicano.
Nell’intero Parco si possono fare tour in jeep, trekking ed escursioni con esperte guide alpine (d’inverno con le ciaspole). In mezzo ai boschi, non lontano dalle sorgenti del fiume Volturno, sono incastonate le acque smeraldine del lago artificiale di Castel San Vincenzo, circondato da una natura spettacolare e rigogliosa che crea un’atmosfera di relax e pace.
Una gemma turchese incastonata nei boschi in cui si specchiano le imponenti cime delle Mainarde. Si trova nel borgo di Castel San Vincenzo (Isernia) ed è alimentato dai torrenti della Montagna Spaccata, nei vicini comuni di Alfedena e Barrea. Vicino al lago, dove è possibile trascorrere una giornata di relax dedicandosi alla pesca e altri sport d’acqua, ci sono un’area attrezzata per il camping e un maneggio.
Dintorni: sul vicino Monte Marrone c’è una capanna-rifugio in cui il pittore francese Charles Moulin si trasferì a inizio ‘900 per dipingere i paesaggi del posto.
2- Il borgo di Cerro al Volturno
Una delle tre cose da vedere in Molise è il borgo di Cerro al Volturno (Isernia) in mezzo a verdi boschi di quercia, albero da cui prende il nome.
Arroccato in cima ad uno sperone roccioso, da più di mille anni, il castello Pandone domina il borgo e la valle. Altrettanto antica, la chiesa di Santa Maria Assunta, nella parte alta del paese.
Dintorni: nel vicino territorio di Castel San Vincenzo sorge l’abbazia benedettina di San Vincenzo al Volturno dell’VIII secolo, abitata ancora oggi da una comunità di suore.
Vicino al fiume sono riemersi le parti più antiche degli edifici, fra cui spicca la Cripta di Epifanio, di epoca carolingia, che conserva un ciclo di affreschi che si attesta come uno degli esempi più significativi di pittura altomedievale nel nostro Paese.
3- Santuario dell’Addolorata: atmosfera da fiaba
Il Santuario di Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso si erge candido con le sue alte guglie e cupole neogotiche in mezzo al verde dei boschi che ammantano le pendici del Monte Petalecchia (Isernia).
Fu eretto nella zona a valle del punto in cui nel 1888 la Madonna apparve a due pastorelle e le sue sette cappelle rappresentano i sette dolori di Maria. Sette sono anche le edicole che si incontrano lungo il tragitto che dal Santuario conduce al luogo dell’apparizione. Si prosegue poi lungo il Sentiero di Tobia fino alla cima del Monte Petalecchia.
Dintorni: vale la pena fare tappa al piccolo centro storico medievale di Castelpetroso.
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