Arte, natura e paesaggio, formano un unicum spettacolare nella conca naturale in cui si adagia Vienne, un anfiteatro di colline che si bagna nel Rodano, dove i disegni della pietra espongono i loro colori più vivi.
Vienne, un passato ricco di storia
Nella bella città della Francia, ad appena trenta chilometri da Lione, le varie epoche che si sono avvicendate, hanno rispettato e mantenuto le testimonianze di quelle precedenti.
Così oggi, esistono una Vienne romana, ai margini della città, ma anche un teatro e un tempio di straordinaria bellezza, perfettamente inseriti nel tessuto urbano, attorno a cui si stringono chiese e palazzi medievali, dimore rinascimentali e numerose case nobili che raccontano la propria storia negli affreschi dei muri esterni.
Gli abitanti usano questi monumenti come una grande scenografia, utilizzata per gli scopi più diversi: il maestoso tempio di Augusto e Livia celebrò prima la grandezza dei Romani e poi la fede cristiana, quando fu adibito a chiesa nel Medioevo.
Ha poi soddisfatto le esigenze della cittadina, diventando tribunale, museo e biblioteca. Il gusto dei “viennesi” per il riutilizzo, ha dato i suoi migliori risultati con il teatro romano, dal 1981 sede di un noto festival internazionale di jazz, che da giugno a luglio anima la cittadina.
Gli insediamenti umani tra queste baie del Rodano, risalgono al III millennio a.C.
La posizione geografica favorevole, portò ad un vasto insediamento celtico, occupato nel I secolo a.C. dalle legioni romane.
Da semplice castro, Vienne diventò un importante centro commerciale, religioso e civile. Edificata su entrambe le rive del fiume, l’antica Iulia Augusta Florentia Vienna, si arricchì grazie ai traffici marittimi, e i nobili dell’epoca fecero sfoggio della propria ricchezza facendo erigere sontuosi edifici pubblici e splendide dimore private.
A quel periodo, risale la leggenda relativa a Ponzio Pilato: dopo il processo a Gesù, il procuratore della Giudea, sarebbe caduto in disgrazia e, secondo tradizione, avrebbe trovato rifugio proprio a Vienne, dove sarebbe poi morto. Secondo la credenza popolare, il suo corpo fu gettato nel Rodano o in un pozzo sul colle Pipet.
Cosa vedere a Vienne
Sulla riva sinistra del Rodano sorge St-Pierre, del V secolo, una delle chiese più antiche della Francia. Del XII secolo, è il portico sovrastato da un bel campanile. Da oltre un secolo, la chiesa è sede del Musée Lapidaire, con rilievi, materiale lapidario e statue di epoca romana, tra cui l’effige della dea Tutela, patrona della città.
Attraverso rue Boson si giunge alla piazza dominata dalla cathédrale de St-Maurice, eretta tra l’XI e il XVI secolo. L’architettura presenta elementi gotici e romanici.
Tre eleganti portali in stile gotico fiammeggiante, introducono ad un interno ampio e luminoso. A dividere le tre navate, colonne sorrette da capitelli romanici che formano una splendida iconografia interamente ispirata all’antichità.
Nel coro, arazzi fiamminghi del XVI secolo, raccontano la vita di San Maurizio. Splendide anche le vetrate, in particolare quella rinascimentale raffigurante l’Adorazione dei Magi.
Dietro la cattedrale, sorge la Halle au Blé, che ospita il Musée des Beaux-Arts et Archéologie, dove sono esposti reperti preistorici e gallo-romani, oltre a dipinti legati alla città. Nella collezione spiccano la statua in bronzo di un notabile romano del III secolo, frammenti di rilievi bronzei che decoravano un ponte romano e rilievi romani in argento.
Splendide vestigia romane si ammirano al jardin archéolocique de Cybéle, una splendida area verde, attrezzata anche con giochi per i bambini.
Altro capolavoro romanico è il monumentale complesso di St-André-le-Bas del XII secolo. Il piccolo chiostro custodisce una collezione di stele funerarie.
A ovest, nella Vallée de la Gere, sulle rive della Gere, un affluente del Rodano, ci sono mulini medievali, fabbriche tessili e attività manifatturiere. La stretta valle è da sempre il cuore industriale di Vienne.
Sulla riva destra del Rodano, nell’area di St-Romaine-en-Gal, è stato riportato alla luce un sito archeologico romano, in cui si ammirano eleganti dimore patrizie, terme, botteghe artigiane e vari esercizi commerciali. Imperdibili i mosaici romani: pregevoli opere che rispecchiano lo splendore della città imperiale e lo stile di vita sfarzoso che conducevano i suoi abitanti.
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