In una visita a Gorizia si scopre una città che conserva intatto il suo fascino dai tratti mitteleuropei, sia nell’architettura che nello stile di vita. Crocevia di culture nel recente passato, oggi Gorizia se ne sta defilata ed è poco frequentata anche dai turisti. Motivo in più per scoprire questo gioiello al confine sloveno.
Cosa vedere a Gorizia. Un giro nel cuore della città
Una visita a Gorizia può partire da palazzo Attems Petzenstein (piazza De Amicis 2), edificio settecentesco in stile barocco e rococò, ristrutturato secondo i canoni neoclassici dell’800.
È adagiato in un bellissimo giardino all’italiana e nelle sue sale, decorate con stucchi e affreschi, si trova la pinacoteca che custodisce, tra l’altro, molte opere del ‘700 veneto. Orario: 10:00-18:00, chiuso il lunedì; ingresso 6 €, gratuito la prima domenica del mese.
A poca distanza si trova la sinagoga settecentesca (via Ascoli 19) che ospita il Museo dell’Ebraismo Goriziano. Orario: da martedì a giovedì dalle 17:00 alle 19:00, prima domenica del mese dalle 10:00 alle 13:00. Siamo nel cuore del vecchio ghetto ebraico. Da qui, si punta a piazza Vittoria (foto sopra), salotto principale della città, dove si staglia la barocca chiesa di Sant’Ignazio, del 1767.
La maestosa facciata, opera dell’architetto austriaco Christoph Tausch, è affiancata da due torri campanarie con cupole a cipolla. Tra le opere custodite al suo interno spiccano l’altare del veneziano Pasquale Lazarini (1716) e l’affresco del pulpito La gloria di Sant’Ignazio, realizzato dal Tausch. Orario visite: 9:00-12:00 e 15:00-19:00.
La visita a Gorizia prosegue su via del Rastello che conduce a piazza Cavour. A pochi passi c’è la facciata settecentesca di palazzo Strassoldo, che ospita il Grand Hotel Entourage, mentre sul lato opposto si ammira il chiostro di un ex convento francescano.
La passeggiata conduce a piazza Sant’Antonio, dove si trova il monumentale palazzo Lantieri, detto Shönhaus (casa bella), di origine trecentesca. In passato le sue sfarzose sale hanno ospitato reali, imperatori e scrittori come Goethe, Goldoni e Casanova, oggi sono sede di un b&b.
Si sale infine al Castello (località Borgo Castello 36), eretto nell’XI secolo e rimaneggiato più volte con l’aggiunta di bastioni e torri. Nella sala dei Cavalieri è ospitato il Museo del Medioevo Goriziano. Orario: tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:00. Chiuso il lunedì. Ingresso 3 €.
Visita a Gorizia in primavera: escursioni a piedi o in bici sul monte Sabotino
Per gli amanti della natura in visita a Gorizia è imperdibile l’escursione al Parco della Pace del Monte Sabotino (Sabotin Park Miru, in sloveno) un museo a cielo aperto a 7 chilometri da Gorizia, al confine fra l’Italia e la Slovenia. Al suo interno si estendeva la seconda linea difensiva militare austro-ungarica durante la Grande Guerra, che l’Italia conquistò nella Sesta battaglia dell’Isonzo.
Il Monte Sabotino, con i suoi 609 metri, domina le colline del Collio e si affaccia sull’Isonzo e il mare. L’escursione si può affrontare a piedi partendo da Groppai, in territorio italiano. Da qui si segue la strada che corre parallela alla vecchia via militare del Sabotino, per poi proseguire lungo un sentiero sterrato fino al tratto che conduce al Museo-Rifugio in territorio sloveno, per circa 3 chilometri e mezzo.
Arrivati al rifugio si può scegliere fra diversi sentieri, tutti ben segnalati: si può seguire quello che porta alla Caverna delle otto cannoniere, oppure quello che conduce al sistema di gallerie costruite dagli austro-ungarici. Una terza alternativa è scegliere il sentiero che porta sulla cima del monte.
Il Sabotino è raggiungibile anche in bici: da Plave, a 16 chilometri da Gorizia, si segue la strada per il Collio sloveno, poi si prosegue per quattro chilometri fino a Vrhovlje pri Kojskem, dove si prende la deviazione per il monte: il tratto asfaltato di 4 km conduce al rifugio.
Come raggiungere Gorizia
Gorizia è una città del Friuli-Venezia Giulia e sorge all’estrema periferia orientale della Pianura friulana, al confine tra l’Italia e la Slovenia. Si trova ai piedi del Carso, altopiano appartenente alle Alpi Giulie, alla confluenza delle valli dei fiumi Isonzo e Vipacco. Gorizia si raggiunge in auto con la A4 Torino-Trieste, che si segue fino all’uscita Villesse, dove ci si immette sulla A34.
In treno: da Venezia Mestre partono treni regionali veloci fino a Gorizia Centrale. Ci sono poi i treni Frecciarossa fino a Monfalcone, da dove si prosegue con i treni regionali.
In camper: area di sosta Parco Fiume Isonzo, via Ponte del Torrione.
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Foto di copertina: Quy Truong
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