Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è tra i più importanti musei di arte antica, sia per la storia delle collezioni, sia per gli straordinari oggetti che custodisce.
Cosa vedere al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, le opere imperdibili
Nel 1777 Ferdinando IV decise di allestirvi la Collezione Farnese, iniziata da Alessandro Farnese nel 1547 (poi Paolo III) e arricchita dal nipote Alessandro. Successivamente, vi sistemò i reperti provenienti dagli scavi di Pompei ed Ercolano, tra cui il Gabinetto segreto, con i famosi soggetti erotici.
Con il tempo, il museo si arricchì di altre raccolte, come la Borgia e la Picchianti, e dei reperti delle campagne archeologiche condotte in tutta l’Italia meridionale.
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli vanta testimonianze storiche di eccezionale valore. Tra le opere da non perdere c’è la sezione delle sculture marmoree, per lo più copie romane di originali classici, molti dei quali andati perduti.
Straordinari, l’Ercole Farnese (IV secolo a.C.), su originale bronzeo di Lisippo, che tanto influenzò la scultura rinascimentale italiana, poi il Doriforo di Policleto (V secolo a.C.) e il gruppo dei Tirannicidi Armodio e Aristogitone, riproduzione di un bronzo scolpito da Kritios e Nesiostes nel 477 a.C.
Della collezione di statue fanno parte anche la Psiche di Capua, la statuetta ellenistica in bronzo del Fauno danzante e un monumentale Toro Farnese del II secolo a.C.
Appartiene alla raccolta Farnese, anche la celebre Tazza del II secolo a.C. È in stile alessandrino ed era usata durante le cerimonie rituali ed è costituita da un pezzo di agata a quattro strati finemente decorata a rilievo su entrambi i lati.
Le pitture e i reperti egizi
Dalla sezione dedicata alla scultura si passa a quella della pittura, con importanti frammenti provenienti dalle città sepolte dall’eruzione del 79 d. C.
Risalgono al II-I secolo a.C. e comprendono una serie di ritratti, come quello tardo neroniano di Paquio Proculo e la moglie, paesaggi, nature morte, scene mitologiche e di vita quotidiana, pitture funerarie e alcune antiche architetture dipinte.
Un’altra meraviglia del museo è la collezione dedicata all’Egitto, che copre il periodo dal 2700 a.C. circa, al I secolo a.C.
Tra i pezzi esposti ci sono oggetti di ispirazione egizia e i mosaici rinvenuti a Ercolano, Pompei e Stabia, tra cui la famosa Battaglia di Alessandro contro Dario, di grandi dimensioni. Qui si ammira anche una ricostruzione della Villa dei Papiri, con statue di marmo e bronzo ritrovate a Ercolano.
Sezione epigrafica e topografica
Nella sezione epigrafica del museo, si ammirano le famose Tavole di Eraclea (IV-III secolo a.C.), il documento in bronzo relativo alla delimitazione di alcuni terreni dei santuari di Dioniso e Atena ad Eraclea.
Infine, meritano una visita la sezione topografica, dove si scopre la protostoria del golfo partenopeo, e la raccolta dei crateri ceramici italioti e greci.
Info utili:
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli si trova in piazza Museo 19 ed è visitabile tutti i giorni, escluso il martedì, dalle 9.00 alle 19.30. Il Museo si può visitare in perfetta autonomia oppure accompagnati da una guida attraverso un tour privato di un’ora e mezza o due ore.
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