Visitare Capri in primavera permette di scoprire il suo volto più vero. Un’isola in fiore, piena di colori e non ancora affollata di turisti. È questo il momento migliore per conoscere “l’altra isola”.
Capri in primavera, “l’altra isola”
Forse per questo l’imperatore Tiberio si fece costruire ben 12 ville su questa perla del golfo di Napoli. I resti più famosi sono quelli di Villa Jovis, raggiungibili con un trekking archeologico di 40 minuti che parte dalla famosa piazzetta e si snoda su terrazze a picco sul mare attraverso i profumi della macchia mediterranea.
Per ammirare dall’alto la bellezza dei Faraglioni e della Penisola Sorrentina si segue il sentiero del Pizzolungo, tra ville bellissime, come quella di Curzio Malaparte, e visioni indimenticabili, come quella dell’Arco Naturale, spettacolare arcata di roccia di età paleolitica, larga 12 metri e alta quasi 20, che a causa degli agenti atmosferici e dei processi geologici che hanno interessato l’isola in passato, ha acquisito una curiosa forma ad arco.
Capri in primavera: trekking tra panorami mozzafiato
Visitando Capri in primavera si scopre anche la costa occidentale dell’isola, tra la Grotta Azzurra e il Faro di Punta Carena, seguendo la passeggiata che porta ai fortini di Orrico, Mésola e Pino, antiche postazioni erette dagli inglesi nel 1806.
Panorama mozzafiato e colori unici vi accompagneranno lungo tutti i percorsi dell’isola. Voi dovete solo munirvi di scarpe comode, bottiglia d’acqua e macchina fotografica per immortalare la bellezza che vi circonda.
Da non perdere: la salita panoramica in seggiovia da Anacapri al Monte Solaro.
Dove dormire: a Marina Grande al Capri Inn b&b, a poca distanza dalla funicolare che porta alla famosa piazzetta, punto di partenza per i trekking archeologici verso Villa Jovis. Le camere sono in perfetto stile mediterraneo con balconi affacciati sul mare.
Ad Anacapri, nella tranquillità del bed & breakfast Alle Ginestre, alle pendici del Monte Solaro, perfetto per raggiungere la cima a piedi.
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