Cosa vedere in un weekend a Berna? La visita della capitale della Svizzera inizia dal suo elegantissimo centro storico, un gioiello urbanistico medievale dichiarato Patrimonio Unesco. Si vive passeggiando sotto i famosi Lauben, i lunghissimi portici traboccanti di negozi e locali alla moda, seguendo le tracce dei suoi cittadini più illustri, da Albert Einstein a Paul Klee.
Berna, una capitale dal cuore antico
Costruito tra il XII e il XV secolo su una stretta collina circondata da un’ansa del fiume Aare, che un tempo costituiva una protezione naturale contro le invasioni nemiche, il centro storico di Berna ha mantenuto intatto il suo fascino medievale, caratteristica per la quale, nel 1983, è stato inserito nella lista dei siti Patrimonio Unesco.
Nonostante sia stato ricostruito in arenaria, a seguito di un grave incendio del 1405, e dopo successivi rifacimenti nel XVIII secolo, L’Alstadt ha conservato il suo aspetto originario.
È il cuore della città. Qui si passeggia su strade di ciottoli punteggiate da fontane dall’aspetto singolare, come quella dell’orco che mangia i bambini, e sotto i Lauben, i 6 chilometri di portici, intervallati da cantine, ai lati delle strade principali.
Nel Medioevo servivano per riparare le bancarelle dei commercianti. Oggi, al posto dei banchi ci sono un’infinità di negozi e locali, ricavati anche nelle antiche cantine.
Cosa vedere in un weekend a Berna: le attrazioni della Kramgasse
La Einstein-Haus, annunciata da una targa rossa, ospita oggi il museo dedicato allo scienziato premio Nobel e genio indiscusso del XX secolo, dove si ammirano quadri, arredi d’epoca, foto, fogli di appunti, documenti e scritti originali. Proprio qui, il fisico tedesco, naturalizzato svizzero, elaborò la sua teoria sulla relatività, completata poi a Berlino nel 1915.
Secondo la leggenda fu ispirato dalla vicina Torre dell’Orologio o Zytglogge. Del resto è impossibile non rimanere affascinati dalla bellezza di questa costruzione, che un tempo fu la porta d’accesso alla città e prigione femminile.
Questa torre accoglie un enorme orologio, un orologio astronomico e un carillon del 1530 con figure allegoriche che si “animano” allo scoccare di ogni ora. Sopra l’orologio, che in passato serviva anche a misurare i tempi di percorrenza indicati sulle pietre miliari delle strade cantonali, si ammirano gli affreschi raffiguranti le divinità della mitologia classica che hanno dato i nomi ai pianeti noti nel ‘500: Saturno, Marte, Venere e Mercurio.
Lo spettacolo degli orologi
Gli orsi iniziano a girare, il giullare annuncia l’ora in anticipo, e dalla torre suonano i quarti d’ora. Crono, il Dio del tempo, capovolge la sua clessidra. La statua dorata di Hans von Thann, in cima, “segna” il tempo a colpi di martello, in perfetta sincronia con Crono che alza il suo scettro al momento del rintocco.
Anche il complesso meccanismo dell’astrolabio suscita stupore. I dischi dell’orologio astronomico sono visibili sull’arco all’ingresso della Torre. Le sfere, alcune fisse, alcune rotanti, riproducono in maniera precisa la volta celeste con la terra al centro. Ci sono il sole, la luna e le stelle che girano intorno al nostro pianeta, descrivendo le orbite che osserviamo dalla Terra.
È rappresentato l’emisfero nord, che mostra sempre le diverse fasi lunari, il segno zodiacale del periodo, l’ora dell’alba, quella del tramonto e la data.
Per conoscere il vero significato delle statue e il funzionamento di questi orologi bisogna visitare la torre ed esplorare le sue storiche sale, tra spessi muri di pietra e travi in legno. Si ammirano da vicino gli ingranaggi e si ascoltano le storie di questo meraviglioso monumento, accompagnati dall’incessante ticchettio del meccanismo medievale.
Al termine del tour si salgono i 130 gradini che portano in cima alla Zytglogge per ammirare Berna da un’insolita prospettiva. Il panorama spettacolare sui tetti della città, i comignoli e le torri è un altro dei momenti più belli della visita guidata.
La Cattedrale di Berna
Fu fondata nel 1421 e vanta splendide vetrate policrome, alcune delle quali risalenti al 1441-50. È annunciata da un bellissimo portale scolpito con le scene del Giudizio Universale (ben 294 sculture che raffigurano profeti, angeli che suonano la tromba, la Giustizia, martiri e dannati), capolavoro di fine ‘400 di Erhart Küng.
La sua torre campanaria, che ospita la più grande campana della Svizzera, è alta 101 metri, e dalla sua terrazza si gode di un panorama che si allunga fino alle Alpi Bernesi, con le vette di Eiger, Mönch e Jungfrau, fino alla catena del Giura. E’ tra le tappe imperdibili di un weekend a Berna.
La Terrazza della Cattedrale
Questa terrazza è il luogo di ritrovo di cittadini e turisti, che qui vengono a rilassarsi e a godere dello splendido panorama sulla città e i suoi dintorni.
Il Palazzo Federale di Berna
Oltre agli altissimi campanili delle chiese, l’altro simbolo cittadino che svetta sul profilo di Berna è la cupola della Bundeshaus, il monumentale Palazzo Federale, sede del governo. Costruito nel 1894-1902 su progetto dell’architetto zurighese Wilhelm Auer, è un tripudio di statue, dipinti e bassorilievi.
Davanti al palazzo si apre la piazza federale, dove si svolgono, oltre ad un mercato settimanale, anche manifestazioni pubbliche, concerti, eventi e ricevimenti ufficiali.
Nella zona circostante sorgono i principali edifici della Banca Nazionale Svizzera e della Berner Kantonalbank, e più a nord si apre la bella Piazza degli Orsi con i ristoranti caratteristici.
Durante l’inverno, la piazza che si apre davanti alla Banca Nazionale Svizzera diventa un’enorme pista di pattinaggio sul ghiaccio, con tanto di ristorante mentre da primavera ad autunno inoltrato, è uno spettacolo di giochi d’acqua, grazie alle sue scenografiche fontane.
26 fontane per 26 cantoni
In tutto sono 26 e rappresentano i 26 Cantoni della Svizzera. L’acqua zampilla direttamente dalle lastre in pietra di cui è fatta la piazza fino a raggiungere i sette metri d’altezza. I getti d’acqua che a tempo o in maniera del tutto casuale schizzano dal suolo, sembrano creare una danza in cui si fanno coinvolgere soprattutto i bambini, che nelle giornate calde si divertono a giocare in mezzo alle fontane.
Tutto intorno, persone di ogni età si ritrovano per l’aperitivo, per fare due chiacchiere o mangiare un panino. Non è raro che gruppi di giovani si esibiscano in qualche spettacolo di musica e danza.
Arte e pittura: da Hodler a Klee
Se siete appassionati d’arte ci sono due luoghi che vale la pena visitare durante il vostro weekend a Berna. In un palazzo dell’800, il Kunstmuseum Bern, il museo delle belle arti, ospita la più antica collezione permanente della Svizzera.
Vi si ammirano opere di importanti maestri italiani, come il Beato Angelico e Botticelli, fino a Kandinskij e Pollock, passando per la pittura di fine Ottocento, tra cui spiccano le opere di Ferdinand Hodler (1853-1918), il pittore nazionale svizzero, nato e vissuto a Berna fino alla maggiore età.
Oltre ad Einstein, tra i cittadini più illustri della città si annovera il pittore Paul Klee, che nacque vicino a Berna e trascorse nella capitale gran parte della sua vita. Oltre 4.000 delle sue opere, più manoscritti e oggetti personali si possono ammirare al Zentrum Paul Klee, a Schöngrün, vicino all’autostrada, nella periferia della città. Si raggiunge comodamente dal centro di Berna con l’autobus 12.
L’edificio che ospita le opere di Klee è stato progettato da Renzo Piano, è immerso nel verde e si armonizza perfettamente con il paesaggio collinare circostante.
La struttura, formata da tre padiglioni che sembrano tre colline artificiali, accoglie diverse sale espositive, una sala concerti, un centro congressi e un centro studio, ricerca e promozione delle opere dell’artista, oltre ad un museo interattivo per bambini, che organizza anche laboratori.
Intorno al complesso si aprono ampie aree verdi attraversate da un sentiero che porta alla scoperta delle moderne sculture di Yves Dana, Oscar Wiggli e Alicia Penalba.
La città delle fontane
Oltre ad avere la funzione pratica di fornire acqua potabile ad abitanti e turisti, svolgono da sempre un ruolo sociale nella capitale elvetica. Sono sempre stati i luoghi di incontro in cui ci si dava appuntamento per chiacchierare, scambiarsi notizie, appianare controversie e siglare accordi.
Alcune di queste fontane sono state installate in mezzo a strade a intensa percorrenza, trasformandole in isole spartitraffico molto suggestive e, infatti, attirano continuamente gli sguardi dei turisti.
In particolare, undici di queste raffigurano personaggi storici di Berna. Ogni fontana ha la sua storia e un significato particolare. Alcune sono state realizzate per ricordare gli eroi cittadini, altre per di eventi storici e altre ancora per celebrare dei valori sociali. Il denominatore comune della maggior parte di esse è il loro creatore.
Otto di queste undici fontane sono state realizzate dallo scultore friborghese Hans Gieng che visse e lavorò a Berna attorno al 1540. Cnservano ancora la loro forma originale e rappresentano dei magnifici esempi di arte rinascimentale. Le loro decorazioni e i personaggi che raffigurano sono il simbolo della prosperità della borghesia dell’epoca.
Ce ne sono alcune davvero particolari, come la Fontana dell’orco mangiatore di bambini, in Kornhausplatz, che rappresenta, appunto, un orco seduto su una colonna con una bisaccia colma di bambini che tentano di sfuggirgli. La teoria più accreditata sul significato di questa fontana è che l’orco susciti spavento nei bambini incoraggiandoli a comportarsi bene.
C’è poi la fontana che rappresenta la Giustizia, quella di Mosè sulla Münsterplatz o quella dell’Alfiere nella bellissima Rathausplatz.
E poi, vicino alla storica Zytglogge (la Torre dell’orologio) e in cima alla Kramgasse, c’è quella che rappresenta il simbolo di Berna: un orso in posizione eretta che osserva la strada. Ai suoi piedi un giovane orso divora degli acini d’uva.
L’animale araldico della capitale svizzera ricorda gli Zähringer, i fondatori della città. Il grande orso indossa un elmo d’oro e fra le zampe tiene una bandiera e uno scudo. Questi splendidi animali hanno con la capitale un legame indissolubile fin dalla sua fondazione.
L’orso è il simbolo ufficiale del canton Berna. Leggenda vuole che nel 1191, il fondatore Berchtold V. di Zähringen battezzò la città in onore del primo animale che aveva ucciso. Si trattava per l’appunto di un orso, “Bär” in tedesco. I possenti plantigradi sono onnipresenti: sulle bandiere, sulle fontane, sulla famosa Torre dell’Orologio, dipinti o scolpiti sulle facciate degli edifici, realizzati in cioccolato e disegnati sui famosi Lebkuchen, i biscotti di panpepato.
Il Parco dell’Orso di Berna
Il BärenPark si estende dall’ex Fossa degli orsi fino ad un recinto verde sulle rive dell’Aare. È difficile vederli d’inverno perché sono in letargo, ma dall’alto del pendio, meglio ancora se si raggiunge il vicino Rosengarten, il Parco delle Rose di Berna, si gode di una vista spettacolare sull’intero centro storico della capitale elvetica: guglie, campanili, case con torri angolari e il bellissimo corso d’acqua color smeraldo che la circonda.
Il Rosengarten accoglie 400 varietà di rose e giaggioli e 28 tipi di rododendri diversi. C’è poi un bellissimo stagno con fontane e ninfee e ampie aree erbose dove i bambini possono correre e giocare. Se state pensando di visitarlo durante il vostro weekend a Berna, non perdete un selfie sulla panchina di Albert Einstein e di aggiungere alle immagini gli Hashtags #ilovebern e #einsteinselfie 😁
Weekend a Berna con i bambini: il Tierpark Dahlholzli – Parco Zoologico
A poca distanza dal Parco degli Orsi e dal Giardino delle rose, sempre sul fiume Aare, si incontra anche il Parco Zoologico Dählhölzli, un’oasi verde che accoglie più di 200 specie diverse di animali. È una tappa imperdibile in un weekend a Berna con i bambini. È immerso in un bosco affacciato sul fiume ed è aperto tutto l’anno. Durante la visita si ha la possibilità di osservare gli animali da vicino: leopardi, lupi, buoi muschiati, gufi reali, scoiattoli e scimmie intenti a mangiare, tuffarsi o giocare.
Per i più piccoli c’è lo zoo per bambini, dove possono accarezzare capre, maialini nani e asini in miniatura. In alcuni giorni si possono fare giri in carrozza (venerdì pomeriggio), cavalcate sui pony (mercoledì e domenica) e sedute di trucco per bambini (mercoledì pomeriggio). Tutto ciò rende la visita al parco zoologico un’esperienza emozionante ed istruttiva per tutta la famiglia.
Cosa fare a Berna in un weekend lungo
Dolci souvenir
Dal 1959 la Confiserie Eichenbergher (Bahnhofplatz 5) è un punto di riferimento in città per gli amanti del cioccolato, che a Berna, come in tutta la Svizzera, è semplicemente TOP. Qui trovate praline e truffes per tutti i gusti e, ovviamente, la specialità della casa: i Lebkuchen (biscotti di panpepato) alle nocciole e al miele con tanto di orso araldico applicato a mano.
Formaggi tipici
Nel centro storico, esattamente in Rathausgasse 82, zur Chäshütte è un negozio specializzato nell’affinamento dei formaggi, che avviene nella cantina in arenaria sotto il negozio (visitabile), e nella selezione di formaggi e latticini di piccoli produttori regionali. Tra le specialità, la miscela per la fonduta, realizzata con una ricetta che si tramanda dal 1894.
Sci e slittino sulla montagna di Berna
Ad appena 15 minuti di tram da Berna, il monte Gurten (858 metri) quando è innevato diventa un piccolo comprensorio sciistico per famiglie con una pista da slittino lunga 6 chilometri. Alla stazione a monte della funicolare si possono noleggiare gli slittini (5 franchi, 4,60 €) per lanciarsi in adrenaliniche discese e divertirsi con tutta la famiglia.
Weekend a Berna: Hotel in centro città, Offerte voli Berna per due persone andata e ritorno da 195,00 €.
Dove mangiare: Restaurant Rosengarten, nello splendido Parco delle Rose, propone un menu tradizionale e raffinate ricette italiane preparate con prodotti freschi provenienti dal mercato. E fino a fine febbraio la fondue. La vista sulla città vecchia è spettacolare. Prezzo medio: 44,50 franchi (41 €). Indirizzo: Alter Aargauerstalden 31/B.
Restaurant Harmonie, vicino alla Torre dell’Orologio è il paradiso della fondue: da provare quella al tartufo e champagne. Ci sono piatti della cucina tradizionale e un Einstein Menu per vegetariani. Prezzo medio 52,50 franchi (49 €).
Tutte le foto presenti nell’articolo sono del sito Bern.com.
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